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Ponticelli, cani abbandonati dall’inquilino sfrattato: Enpa contro il Comune

27 ottobre 2022 | 20:10
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Ponticelli, cani abbandonati dall’inquilino sfrattato: Enpa contro il Comune
Ponticelli, cani abbandonati dall’inquilino sfrattato: Enpa contro il Comune
Ponticelli, cani abbandonati dall’inquilino sfrattato: Enpa contro il Comune

L’associazione: “Abbiamo fatto firmare la rinuncia di proprietà, ora spetta all’amministrazione intervenire”

Da quasi un anno sono i vicini di casa ad alternarsi per portare da mangiare ai due cani, versando il cibo nei recinti dove i due meticci sono confinati giorno e notte dallo scorso dicembre, da quando il proprietario è stato sfrattato dall’abitazione dove viveva in affitto, abbandonando lì quei cani adottati alcuni anni fa e di cui adesso dichiara di non potersi più occupare.

Succede a Ponticelli, nel resede esterno di un’abitazione in via Galilei, dove l’ormai ex inquilino aveva ricavato i recinti dove tenere i due animali. “Come spesso capita, quando una famiglia entra in difficoltà economica i cani sono i primi a pagarne le conseguenze” dichiara Paola Paolicchi, commissario straordinario della sezione Enpa di Pisa, che interviene per rendere nota una situazione che da quasi un anno preoccupa i vicini di casa e il proprietario dell’immobile e che investe direttamente anche l’amministrazione comunale di Santa Maria a Monte.

“In pratica l’inquilino se n’è andato a dicembre lasciando i cani lì dov’erano – spiega Paolicchi – dicendo di essere in difficoltà economica e quindi di non potersene più occupare. Tuttavia, in base alla legge regionale 59 del 2009, che fissa le regole di detenzione degli animali domestici, se il proprietario si allontana dalla sua dimora e lascia i cani dove abitava prima si può configurare il reato di abbandono”. Da qui l’idea dell’Enpa di far firmare all’ex inquilino una rinuncia di proprietà, consegnata e protocollata in Comune a metà agosto, che di fatto affida la responsabilità e la custodia dei due cani alla stessa amministrazione comunale. “Sempre in base alla legge 59 – riprende la donna – se in caso di gravi difficoltà una persona rinuncia alla proprietà del cane, il Comune è tenuto a collocarlo in un canile convenzionato oppure a reperire un’altra struttura qualora quest’ultimo non avesse posti liberi. Il Comune avrebbe dovuto rispondere alla lettera entro 15 giorni. Ormai siamo a fine ottobre e non è arrivato niente, ma anche in questo caso vale comunque il silenzio assenso”. Da qui la protesta dell’Enpa contro l’immobilismo del Comune di Santa Maria a Monte, “che da mesi – dice Paolicchi – si rimpalla la questione tra polizia municipale e ufficio ambiente”.

La stessa amministrazione comunale, ad ogni modo, precisa di aver effettuato “molti sopralluoghi presso i due cani, anche in presenza del veterinario dell’Asl”, rilevando che gli animali risultavano “in buona salute e in buono stato di nutrizione, anche se non sono custoditi in maniera conforme alla normativa vigente”. Per questo la polizia municipale ha elevato una sanzione nei confronti del vecchio proprietario, aggiungendo che “la situazione viene comunque monitorata”.

Non è dato sapere, però, se il Comune intenda trasferire i due cani nel proprio canile oppure no. “La presenza di volontari che portano acqua e cibo non può essere un pretesto per non intervenire – riprende Paolocchi – anche perché in caso di rinuncia di proprietà la legge è molto chiara. Tutti spingono per risolvere questa situazione, a cominciare dagli stessi vicini che a più riprese hanno segnalato il caso in Comune, soprattutto in estate quando i due animali stavano sotto il sole cocente in mezzo agli escrementi. Senza dimenticare che da dicembre non sono mai più usciti dai recinti. In un canile avrebbero almeno la speranza di essere riadottati”.