Sognava una grande festa a Molino d’Egola, che oggi piange Giovanni

E’ un pezzo di quel piccolo mondo che era ed è Molino d’Egola che se n’è andato questa mattina 24 ottobre, con Giovanni Dainelli. Novantenne, attaccatissimo alla frazione di San Miniato dove era nato e cresciuto, da anni abitava a Vinci, anche se aveva mantenuto intatti tutti quei rapporti di gioventù che aveva coltivato nel suo paese di origine. Quel luogo dove giovanissimo, non ancora ventenne, aveva partecipato attivamente alla costruzione del circolino Arci, che tre anni fa ha festeggiato i 70 anni di attività.

Per moltissimi anni ha lavorato nel settore conciario, nel settore della compravendita delle pelli. “Giovanni era uno dei nostri fondatori, nel senso più vero del termine – racconta Stefano Fibbi, presidente del circolo –. Uno di coloro che si erano dati da fare nel tempo libero, il sabato e la domenica, per murare uno spazio che da decenni offre spazi e socialità a tutta la frazione di Molino. Una persona speciale alla quale eravamo tutti affezionati e che avremmo davvero voluto festeggiare per il suo novantesimo compleanno, come da tempo andava dicendo anche lui. Sognava una grande festa insieme a tutto il paese, senza badare a spese. Purtroppo la salute non glie l’ha permesso. In questo momento di dolore, come consiglio e come soci del circolo vogliamo esprimere le nostre più vive condoglianze alla famiglia”.

Memoria del paese che aveva anche contribuito a ricostruire, insieme a tanti altri suoi compaesani, in una pubblicazione dal titolo “Oltre il campanile, Molino d’Egola un secolo in bianco e nero” (Fm edizioni, 2015) che alcuni anni fa aveva messo insieme quasi duemila fotografie storiche e memorie. Vedovo, aveva subito nel corso della vita due importanti lutti, fra i figli. Lascia una figlia, oltre a tutta la “sua” comunità molinese. I funerali, in forma civile e senza una cerimonia, si terranno mercoledì prossimo, quando la salma sarà inviata a Livorno per la cremazione.