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Criminalità e spaccio alle Cerbaie, lanciata l’idea di un centro di permanenza e rimpatrio

18 ottobre 2022 | 13:20
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Criminalità e spaccio alle Cerbaie, lanciata l’idea di un centro di permanenza e rimpatrio

Il sindaco Spinelli lancia la proposta di realizzarlo all’ex carcere di Veneri. Si cerca il contatto con il prefetto per organizzare il summit con i comuni limitrofi

Il sindaco di Fucecchio, Alessio Spinelli è ancora in attesa della convocazione dal prefetto di Firenze, Valerio Valenti, riguardo alla questione del contrasto del fenomeno dello spaccio della droga nell’area delle Cerbaie. In questa settimana il primo cittadino, sollecitato anche da alcuni consiglieri comunali, cercherà di contattare nuovamente l’ufficio territoriale del governo per avere risposte al riguardo. E’ quanto emerso nella seduta di ieri (17 ottobre) del consiglio comunale.

A rilanciare l’argomento è stato per primo il consigliere del Gruppo Misto, Leonardo Pilastri, che ha evidenziato a distanza di oltre un mese ritardi nell’avvio dell’iter successivo all’invio del documento approvato lo scorso 13 settembre da tutti i consiglieri comunali nel quale sono state chieste azioni efficaci, anche a livello interprovinciale, per contrastare il fenomeno della spaccio nelle Cerbaie e relativa situazione di illegalità che ne consegue. Occorre “aumentare l’intensità della nostra proposta” sono state le sue parole.

Sono seguiti altri interventi come quello ad esempio quello del consigliere del Partito Democratico, Francesco Bonfantoni, incaricato in materia di territorio delle Carbaie, che ha ribadito la necessità di un coordinamento tra le polizie municipali dei comuni confinanti i cui territori sono interessati dal fenomeno.

O come quello del consigliere e capogruppo di Forza Italia, Simone Testai, che ha evidenziato come la polizia municipale di Fucecchio con il passaggio della funzione all’Unione dei Comuni per volontà della giunta (attuale o precedente) sia stata di fatto depotenziata e dimezzata nel suo organico.

Il sindaco per quanto di sua competenza ha ribadito che a partire da questa mattina (18 ottobre) cercherà di mettersi in contatto con il Prefetto per aggiornarsi rispetto al colloquio telefonico avuto con lo stesso nei primi giorni del mese quando avrebbe dovuto esserci la convocazione, che però è slittata a data ancora da definire per la volontà manifestata dal Prefetto stesso di formare un tavolo al quale siederanno i colleghi delle provincie dei territori confinanti interessati dal fenomeno dello spaccio, ossia Lucca, Pisa e Pistoia.

Spinelli ha lanciato anche l’ipotesi della realizzazione di un centro di permanenza e rimpatrio che, come ha anche evidenziato nei giorni scorsi anche il Prefetto Valenti, potrebbe occuparsi di coloro che sono in attesa di lasciare il territorio dello Stato.

In questo modo si eviterebbe, ha spiegato Spinelli, che queste persone destinatarie del foglio di espulsione permangono in zona con obbligo di firma, ma con libertà di azione. Considerato che l’azione di contrasto sarà a livello interprovinciale, Spinelli avrebbe individuato nella riconversione dell’ex carcere di Veneri nel Comune di Pescia la struttura a ciò deputata.

Il prefetto di Firenze nel frattempo ha coordinato ed impartito le linee guida per una azione continua, forte e decisa, che coinvolge tutte le forze di polizia presente nella città di Firenze contro il fenomeno dello spaccio nel parco delle Cascine.

Anche riguardo al gravissimo episodio avvenuto di recente nell’area di Careggi, il prefetto Valenti non ha messo tempo in mezzo chiedendo subito al ministero l’invio di ulteriori poliziotti ed ha annunciato di voler spostare il presidio della Polizia di Stato di Rifredi nell’area del policlinico all’interno di villa Monna Tessa per far fronte ai problemi di sicurezza ed illegalità di tutta l’area ospedaliera e relativo quartiere.

L’auspicio per Fucecchio è che a breve una qualche azione o misura di contrasto al fenomeno dell’illegalità possa essere pensata ed attuata anche per quanto concerne la vasta area delle Cerbaie sempre più nelle mani degli spacciatori e dei gruppi criminali che gestiscono il mercato dello spaccio.