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Cronaca
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Una mail accusa di pedofilia e cyberpornografia, ma la mail è falsa

6 ottobre 2022 | 12:28
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Una mail accusa di pedofilia e cyberpornografia, ma la mail è falsa

“Gioca” sul fattore psicologico e che, in persone meno sicure, può creare disagi, se pur consapevoli di non aver commesso tali aberranti reati

Non è solo una truffa, ma è un brutto colpo per chi la riceve. C’è una mail che sta arrivando nelle caselle postali di molte persone che contiene accuse di pornografia infantile, pedofilia, esibizionismo, cyberpornografia e offesa alla decenza con invito a rispondere al più presto. Il mittente sembra essere l’ufficio centrale perla lotta contro il crimine legato alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

“Alla vostra attenzione – si legge -.  Io sottoscritto prefetto Vittorio Rizzi, vice direttore generale della pubblica sicurezza, direttore centrale della polizia criminale e il servizio per la cooperazione internazionale di polizia (Scip), in collaborazione con la signora Catherine De Bolle, direttore di Europol e capo della Brigata Protezione Minori (Bpm) visti gli articoli 20 21-1 e da 75 a 78 del codice di procedura penale. Vi inviamo questo mandato poco dopo un sequestro di computer sotto copertura per informarvi che siete oggetto di diversi procedimenti legali in corso Intraprendiamo azioni legali contro di voi”. 

Una mail inquietante, che “gioca” sul fattore psicologico e che, in persone meno sicure, può creare disagi, se pur consapevoli di non aver commesso tali aberranti reati.

Chi si vede arrivare lo scritto per posta elettronica, con tanto di articoli del codice penale elencati, con minaccia di azione legale, o addirittura di arresto, deve comunque sapere che si tratta di un raggiro: le forze dell’ordine, quelle vere, a fine di un’indagine non mandano mai mail

Il mittente? Bande specializzate, secondo gli investigatori, spesso con basi all’estero. Chi la riceve si rivolga subito a polizia o carabinieri, e soprattutto non apra gli eventuali allegati.