“Cani da guardia aggressivi”, il sindaco ordina al proprietario un costante controllo

Ma per le associazioni la misura adottata dal Comune non basta e si rivolgono all’autorità giudiziaria
Cani da sorveglianza che però non si comporterebbero “bene” e sarebbero invece aggressivi e pericolosi. Il sindaco di San Miniato ha ordinato a un cittadino di tenere a bada i suoi cani da pascolo per alcuni problemi segnalati, in via ufficiale, riguardanti l’incolumità di terze persone. Il primo cittadino dopo una verifica da parte di un veterinario dell’Asl, oggi, (29 settembre) ha emanato un’ordinanza sindacale chiedendo al proprietario “un adeguato e costante controllo degli animali al fine di evitare rischi per la pubblica incolumità; nelle ore diurne, mettere idonee museruole ai tre cani da guardiania (i tre border collie per attitudine ed addestramento non rappresentano un pericolo); aumentare il numero dei cartelli informativi nelle strade attigue al pascolo per aumentare il grado di consapevolezza dei passanti sulle modalità di approccio e gestione di eventuali aggressività dei cani”.
La vicenda era partita da alcune segnalazione ma per la sezione comunale Federcaccia e dell’associazione sportiva Federcacciatori di San Miniato, l’ordinanza non basta, e hanno scritto alle autorità giudiziarie e all’amministrazione comunale e all’Asl per chiedere un intervento più incisivo. I cani da guardiania, per le due associazioni, del proprietario oggetto dell’ordinanza sindacale non si comporterebbero da semplici “guardiani” ma da cani di difesa e di attacco, citando anche alcuni episodi a dimostrazione delle loro tesi.
Si legge infatti nel comunicato delle associazioni: “Se il cane osserva invece atteggiamenti aggressivi, come peraltro è più volte accaduto con i cani in questione, allora non possono essere “spacciati” per cani da Guardiania, ma sono cani da difesa e da attacco e devono essere tenuti chiusi oppure a guinzaglio e con la museruola. Nella fattispecie i cani hanno dimostrato la loro inettitudine alla sorveglianza, dimostrando aggressività, efferatezza e pericolosità conclamata anche dal contenuto dell’ordinanza e dei volantini stessi. Tenuto conto del contesto in cui questi sono attualmente impiegati: in prossimità di strade comunali e provinciali; strade vicinali adibite al passeggio con bambini e carrozzine; area ad altra frequentazione (pellegrini della via Francigena, ciclisti, podisti, passeggiatori); area inserita nel Tcp (territorio a caccia programmata) di interesse venatorio; area in prossimità di zone tartufigene. Auspichiamo che le autorità in indirizzo attivino i provvedimenti di competenza”. La preoccupazione per i cacciatori e per i cittadini è che in pratica questi cani possano fare del male perché sarebbero aggressivi e non svolgerebbero il loro compito di mera sorveglianza del gregge. La parola passa di nuovo al sindaco o ai giudici di Pisa. Si vedrà.