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Cronaca
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Vola la copertura dell’ex Nobel: pannelli sui tetti e nei giardini

18 agosto 2022 | 13:09
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E’ passata anche da via San Tommaso la tromba d’aria che oggi 18 agosto ha investito Santa Croce sull’Arno e il comprensorio del Cuoio (questa). Nella mattina sono volati i pannelli che erano stati messi a copertura della ex conceria Nobel a coprire la parte di tetto che era stata smantellata un paio di anni fa per motivi di sicurezza.

I pannelli sono volati sui tetti, nei giardini e nei balconi di alcune case lì vicine, scatenando le proteste dei residenti. Solo per fortuna, infatti, nessuno è rimasto ferito. Secondo i residenti, quei pannelli dovevano essere fissati meglio e quello della ex Nobel è un problema da risolvere in maniera definitiva.

La sindaca Giulia Deidda ci tiene però a precisare che di più di quello che si é fatto non si poteva fare. “C’é un piano di recupero, ma a meno di varianti presentate dalla proprietà, buttarla giù sarebbe un abuso”.

Subito dopo l’accaduto, oltre alla polizia municipale, sono arrivati sul posto i vertici dell’Ufficio tecnico del Comune insieme agli assessori Elisa Bertelli e Daniele Bocciardi. Presente anche il consigliere di opposizione Vincenzo Oliveri, protagonista di un battibecco con Bertelli sulle responsabilità dell’amministrazione comunale per il prolungarsi delle problematiche che la Nobel continua a causare ai cittadini di via San Tommaso. “Non è possibile incolpare l’amministrazione – ha detto uno dei residenti, Dario Ciaponi – però forse il Comune dovrebbe cercare di imporsi di più con i proprietari: basta vedere in che condizioni è tenuto il terreno di fronte”.

Due, alla fine, gli edifici seriamente danneggiati, entrambi posizionati sul lato opposto di via San Tommaso rispetto alla vecchia conceria dismessa: un’abitazione su due piani, probabilmente la più colpita, e un complesso di appartamenti a schiera che si trova subito alle sue spalle. Come si vede dalle immagini del sistema di videosorveglianza di una casa vicina, i pannelli volati via dalla Nobel si infrangono con forza sui tetti dei due edifici, per poi precipitare sui terrazzi e nei giardini portando dietro di sé grondaie e pezzi di tegole.

“Il tetto è completamente sfondato – spiega il proprietario del primo immobile -: non sono solo le tegole, è stata sfondata anche la soletta”. “Ho sentito un rumore fortissimo ma sul momento ho pensato fosse un tuono” racconta Leonardo, che si è ritrovato con un panello appoggiato sopra il terrazzo e altri due sulla rampa del seminterrato. Nel vialetto di fronte alle casa frammenti di embrici e pezzi di legno, quelli delle tavole a cui erano stati avvitati i pannelli della Nobel. “È pieno di legni marci – lamenta Danilo, padre di Leonardo – hanno fissato i pannelli nuovi sui legni della copertura vecchia”.

Non la pensa così uno dei proprietari della struttura, arrivato in tarda mattinata per rendersi conto dei danni e muoversi di conseguenza. “Erano state aggiunge delle traversine nuove per agganciare la copertura” ha spiegato l’uomo. Adesso sarà necessaria ovviamente una stima dei danni alle abitazioni private, mentre l’amministrazione comunale attende di conoscere le condizioni e la stabilità dei pannelli rimasti sopra l’edificio. In caso di pericolo non è da escludere una ulteriore chiusura di via San Tommaso, tornata percorribile appena due mesi fa dopo quasi un anno di stop (per approfondire).