I Comuni dell’Empolese Valdelsa fanno quadrato contro gli incendi boschivi

Un'ordinanza per la prevenzione sarà approvata da tutte le amministrazioni locali

Il servizio di Protezione civile dell’Unione dell’Empolese – Valdelsa ha predisposto un’ordinanza che nei prossimi giorni sarà approvata da tutti i comuni dell’area e che è finalizzata a limitare il propagarsi delle fiamme e i conseguenti ingenti danni al patrimonio forestale, al paesaggio, alla fauna e all’assetto idrogeologico del territorio comunale, oltre naturalmente ad essere un grave pericolo per l’incolumità dei cittadini.

Alcuni limiti sono già introdotti dal Regolamento forestale della Toscana che nel periodo estivo già vieta: l’accensione di fuochi e di carbonaie; l’uso di strumenti o attrezzature a fiamma libera o che possano produrre scintille o faville; l’accumulo o lo stoccaggio all’aperto di fieno, di paglia o di altri materiali facilmente infiammabili; l’abbandono, anche da automezzi in transito, di oggetti o materiali di qualunque tipo che possano dare innesco al fuoco o favorirne la propagazione.

L’ordinanza che in corso di approvazione negli 11 comuni dell’area introduce ulteriori elementi di tutela e obblighi che devono essere assolti dai privati.

In base alle nuove prescrizioni: i proprietari, gli affittuari e chi ha in gestione campi a coltura cerealicola e foraggera, a conclusione delle operazioni di mietitrebbiatura o sfalcio, devono prontamente realizzare perimetralmente e all’interno alla superficie coltivata una fascia sgombra da ogni residuo di vegetazione, per una larghezza continua e costante di almeno 10 metri e, comunque, tale da assicurare che il fuoco non si propaghi alle aree circostanti e/o confinanti.
I proprietari, affittuari o gestori  a qualsiasi titolo di aree boscate e rurali confinanti con insediamenti residenziali, turistici o produttivi, strutture viarie, ricadenti nelle aree a rischio incendi boschivi individuate nel Piano Comunale di Protezione Civile, devono provvedere a proprie spese, a realizzare e a mantenere una fascia parafuoco di protezione nella loro proprietà

I proprietari o gestori di campeggi, villaggi turistici, centri residenziali, alberghi e strutture ricettive insistenti su aree urbane o rurali esposte al pericolo di incendi boschivi – si legge nel testo dell’ordinanza -, devono assicurare la discontinuità di alberi o vegetazione delle aree a verde del proprio insediamento, in modo da  regolare lo sviluppo della vegetazione e mantenere in efficienza e sicurezza le stesse aree.

Come spiega Paolo Masetti, sindaco di Montelupo e delegato per l’Unione dei Comuni alla protezione civile: “La situazione che il nostro paese sta vivendo in queste settimane è veramente grave, la siccità comporta rischi importanti e l’insorgenza di una delle emergenze più complesse da governare e gestire, come ci dimostra in modo eclatante il caso di Massarosa.
Per questo a livello di Unione, partendo da una bozza predisposta da Anci Toscana, abbiamo redatto l’ordinanza che disciplina i comportamenti dei proprietari dei terreni siano essi campi coltivati, aree rurali o boschi e che possa contribuire a prevenire incendi che abbiamo visto accadere un po’ ovunque nel nostro territorio, al fine di limitare il più possibile i casi che favoriscono l’innesco dell’incendio e per impedire la possibilità che le fiamme si propaghino con facilità. Come sempre le ordinanze sono importanti, ma conta certamente di più il corretto comportamento dei cittadini che invito alla massima attenzione, per rispetto delle nostre comunità e dell’ambiente oltre che per i volontari e i Vigili del Fuoco che quotidianamente si impegnano anche a rischio della propria vita”.

 

In questi giorni c’è massima allerta nelle strutture di Protezione Civile e nel volontariato, pronte ad entrare in servizio in caso di emergenza.

 

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