Testata al collega durante una lite, 26enne condannato a 7 anni

I fatti tragici erano avvenuti a Bientina
E’ definitiva la condanna a 7 anni di reclusione per omicidio preterintenzionale per un 26enne che vive a Santa Maria a Monte. Il giovane era stato già condannato sia in primo che in secondo grado per avere cagionato il decesso di un collega di lavoro colpendolo al capo con una violentissima testata tale da procurargli un’emorragia sottodurale, subaracnoidea e danno assonale diffuso con danno neuronale ischemico.
Il decesso è sopravvenuto circa un mese dopo il fatto. Secondo l’accusa, l’aggressore voleva vendicare un’offesa ricevuta. I due, vittima e imputato, si sarebbero incontrati nello spogliatoio a fine turno lavorativo l’8 marzo del 2018, quanto sarebbe nata una discussione e la vittima sarebbe stata poi colpita per futili motivi. I fatti tragici erano avvenuti a Bientina. Dopo i soccorsi, l’operaio era stato trasportato all’ospedale di Cisanello e lì ricoverato nel reparto di rianimazione. È rimasto in fin di vita per alcune settimane ma il suo destino era segnato proprio per le gravi lesioni interne.
Gli ermellini hanno respinto tutti i motivi di ricorso. Si legge infatti in sentenza: “Alla inammissibilità del ricorso, consegue la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e alla rifusione delle spese di costituzione e rappresentanza della costituita parte civile che si liquidano come da parte dispositiva in relazione alle parti civili come rappresentate dall’avvocato Luca Cianferoni in proprio e nella qualità di sostituto processuale. Consegue altresì l’onere del versamento di una somma, in favore della Cassa delle Ammende, determinata, in considerazione delle ragioni di inammissibilità del ricorso, nella misura di euro tremila”. Il caso giudiziario è chiuso definitivamente.