A 13 anni, sola in casa, svegliata dai ladri in camera da letto

Sono entrati picconando il portone. La rabbia della famiglia: “E’ accaduto in piena mattina, con le finestre sbarrate dalle inferriate”
“Mia figlia di 13 anni si è trovata faccia a faccia con i ladri, in casa propria, da sola. E’ una cosa inaudita, non si è più tranquilli neppure a lasciare la propria figlia in casa con la porta chiusa a chiave e le inferriate alle finestre”. E’ la denuncia di una mamma che ieri 17 giugno è stata costretta a tornare di corsa dal lavoro perché la figlia adolescente, che era rimasta a casa a letto, a un certo pun,to della mattina si è trovata i ladri in camera da letto mentre dormiva. Tutto questo accade a Santa Croce sull’Arno nella zona del supermercato Lidl, dove la famiglia risiede da anni, in una casa singola, un terratetto.
“Venerdì mattina sono uscita verso le 8,30 – racconta la madre -. Prima di andarmene, sono passata da mia figlia che mi ha detto che sarebbe rimasta ancora un po’ a letto. Poi sono uscita, ho lasciato le finestre aperte perché tanto abbiamo le inferriate e mi sono chiusa la porta dietro con la chiave. Sono andata poco lontana da casa. Ad un certo punto, verso le 9,30 mi squilla il cellulare. Era mia figlia che in lacrime mi chiamava e mi diceva: mamma sono entrati i ladri. A quel punto non ho capito bene cosa fosse accaduto, ma siccome non potevo tornare subito a casa, ho chiamato tutti i familiari e il primo ad arrivare a casa mia è stato mio cognato, lo zio della bimba che ha subito visto la porta sfondata con in piccone e ha capito cosa era accaduto”.
I ladri infatti, pensando che la casa fosse vuota, erano entrati dopo aver sfondato a picconate il portone, per altro utilizzando il piccone del padrone di casa, che lavora nel settore edile, nonostante la porta sia pesante e di allumino, tanto che poi la figlia ha raccontato ai carabinieri che nel sonno sentiva battere, ma aveva pensato che fosse la mamma che stava facendo dei lavori domestici. “Mi sono anche alzata dal letto e mi sono affacciata alla porta di camera, ma non ho visto nessuno e sono tornata a letto – spiega la figlia -. Poi, a un certo punto, ho visto accendere la luce in camera mia e subito dopo spegnerla, mi sono voltata pensando che fosse mamma e invece ho scorto un uomo con il casco che quando mi ha vista ha detto ai sodali: Presto andiamo via, andiamo via”. Secondo quanto riferito dalla ragazzina che ha visto l’uomo con il casco e intravvisto un altro ladro dietro di lui, si trattava di italiani e avranno avuto sui 20-25 anni.
“Nell’immediato non ho realizzato cosa fosse accaduto – dice ancora la 13enne -. Solo pochi istanti dopo mi sono messa in piedi e ho visto la porta sfondata e allora ho capito e sono stata presa dalla paura, sono appena riuscita a chiamare mamma”.
Mamma Daniela è veramente arrabbiata per l’accaduto: “Vi rendete conto, questi malviventi non hanno rubato niente perché non hanno avuto tempo. Ma vi rendete conto di cosa sarebbe potuto accadere a seconda di chi si trovava di fronte mia figlia? E’ inaudito quello che è successo, non essere al sicuro neppure in casa propria”.
Sicuramente i ladri sono entrati per errore, pensando che la casa fosse vuota, non potevano sapere che la 13enne era rimasta a letto, ma in queste situazione far scivolare un reato verso il patrimonio in reato verso la persona e far assumere a un furto tinte ben più cupe alle volte è un attimo, nella sfortuna i malviventi erano solo ladri che hanno capito e hanno desistito, forse anche loro si sono spaventati nel vedere che la casa non era vuota. E il disappunto della famiglia della 13enne è più che comprensibile e avrebbe fatto infuriare chiunque si fosse trovato in questa situazione.
“Ora – racconta la madre – mia figlia è traumatizzata. Non vuole più stare a casa da sola e la notte vuole dormire con me, ma si sveglia, è inquieta e ha paura che questo episodio possa ripetersi. Abbiamo sporto denuncia ai carabinieri che sono stati gentili e sono subito arrivati quando abbiamo chiamato, ma non so se questo può essere utile per far individuare i malviventi alle forze dell’ordine”.