Terremoto, il Chianti sorvegliato speciale: installate stazioni sismiche




Le installazioni sono state tutte realizzate in terreni privati
Dagli inizi del mese di maggio 2022, una sequenza sismica sta interessando la zona del Chianti Fiorentino, a poco più di 10 chilometri di distanza dal capoluogo toscano. Il gruppo operativo Sismiko, coordinamento delle reti sismiche mobili in emergenza dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), ha così predisposto un intervento che ha visto l’installazione di alcune stazioni sismiche temporanee ad integrazione di quelle permanenti della Rete Sismica Nazionale (Rsn) presenti nell’area.
Sismiko è uno dei gruppi operativi di emergenza dell’Ingv ed ha il delicato compito di installare, nel minor tempo possibile, una rete sismica temporanea nell’area epicentrale interessata dall’incremento della sismicità o da forti terremoti.
Aumentare i punti di osservazione nel monitoraggio sismico – si spiega sul sito – è molto importante perché consente di migliorare le localizzazioni dei terremoti e caratterizzare così posizione e dimensione delle faglie attive. In particolare, l’installazione delle stazioni temporanee mira ad ottimizzare la geometria di rete rispetto all’area epicentrale, in modo tale da migliorare qualità e precisione delle localizzazioni, soprattutto per quanto riguarda la profondità dei terremoti, il parametro più difficile da vincolare nelle procedure di localizzazione degli eventi sismici.
Sono 3 le stazioni sismiche temporanee disposte in siti prescelti dopo una valutazione della sismicità in corso nell’area e la geometria della Rsn. Le installazioni sono state tutte realizzate in terreni privati, grazie alla cortese disponibilità offerta dai proprietari.