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Furti in chiesa: il ladro finisce in carcere

29 aprile 2022 | 11:02
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Furti in chiesa: il ladro finisce in carcere

Denunciati per ricettazione altri due uomini

Furti nelle chiese: un fermo e due denunce dei carabinieri.

Il 23 aprile scorso i militari della Compagnia Oltrarno e della Stazione di Firenze Galluzzo, coadiuvati da personale del Nucleo Tpc di Firenze, hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto un cittadino fiorentino ritenuto responsabile di numerosi furti commessi, nell’arco delle ultime due settimane, all’interno di chiese dei Comuni di Firenze, Bagno a Ripoli, Scandicci e Monte San Savino.

Le indagini, mediante la visione e l’analisi dei filmati di circuiti di videosorveglianza comunale e privata situati nelle vicinanze della chiesa di San Felice a Ema, hanno consentito di identificare l’odierno fermato, riconosciuto successivamente dalla visione delle riprese dei furti eseguiti in altre sei chiese, e di richiedere alla procura della Repubblica di Firenze, che ha coordinato le indagini, un decreto di perquisizione personale e locale, finalizzato alla ricerca dei manufatti religiosi trafugati, tra cui statue, dipinti e candelabri.

Il 23 aprile, dopo aver individuato il luogo di attuale temporanea dimora dell’uomo, i carabinieri dell’Oltrarno sono riusciti a rinvenire numerosi oggetti sottratti ai luoghi di culto.

Le successive, immediate indagini hanno portato ad eseguire accertamenti su un cittadino rumeno, residente a Firenze, che – in base alle informazioni acquisite – avrebbe più volte svolto la funzione di ricettatore per conto dell’odierno fermato. Nel corso di ulteriore perquisizione eseguita  nell’abitazione di quest’ultimo, i militari hanno trovato un ingente quantitativo di beni di dubbia provenienza, tra oggetti sacri, statue, dipinti, tappeti e materiale di varia natura. Tra questi venivano sicuramente identificati altri beni ritenuti sottratti dal fermato in alcune chiese fiorentine. Il restante materiale veniva sottoposto a sequestro penale.

Da ultimo, nel corso di quest’ultima perquisizione, i militari dell’Arma hanno individuato un terzo uomo, di professione rigattiere, che negli ultimi giorni avrebbe acquistato dal cittadino rumeno alcuni manufatti oggetto dei furti che avrebbe compiuto il fermato, per poterli poi piazzare sul mercato.

Al termine delle operazioni condotte i carabinieri hanno provveduto al fermo dell’uomo ritenuto responsabile dei furti, ritenendo concreto il pericolo di reiterazione del reato e di fuga, anche attesa la difficoltà di individuarne l’attuale luogo di dimora utilizzato e comunque temporaneo. Lo stesso è ora in carcere a Sollicciano.

Gli altri due sono stati denunciati per il reato di ricettazione.
Il procedimento è attualmente pendente in fase di indagini e l’effettiva responsabilità della persona destinataria della misura cautelare, in uno con la fondatezza delle ipotesi d’accusa mosse a suo carico, saranno vagliate nel corso del successivo processo. Non si escludono ulteriori sviluppi investigativi e probatori, anche in favore delle persone sottoposte ad indagini.