danneggiamenti |
Cronaca
/

Sfondano a pedate la porta del campanile, don Simone: “Vi trovo io cose da rompere”

28 febbraio 2022 | 20:39
Share0
Sfondano a pedate la porta del campanile, don Simone: “Vi trovo io cose da rompere”
Sfondano a pedate la porta del campanile, don Simone: “Vi trovo io cose da rompere”
Sfondano a pedate la porta del campanile, don Simone: “Vi trovo io cose da rompere”
Sfondano a pedate la porta del campanile, don Simone: “Vi trovo io cose da rompere”
Sfondano a pedate la porta del campanile, don Simone: “Vi trovo io cose da rompere”

Il dispiacere del pievano non è per le cose ma per le persone: “Vorrei offrire delle alternative”

“Io vi chiedo scusa. Vi chiedo scusa perché non siamo capaci di trovare alternative alla noia, non siamo in grado di creare spazi dedicati a voi”. La reazione non è quella istintiva che ci si potrebbe anche aspettare dopo un danno subito. Don Simone Meini, pievano della Valdegola, si affida a parole di riflessione ed esortazione piuttosto che a “sparate” di getto che non farebbero che esacerbare gli animi. Il fatto: qualcuno, probabilmente un paio di notti fa, ha danneggiato la porta del campanile vecchio a Balconevisi, frazione collinare di San Miniato.

Le impronte delle scarpe fanno pensare a un’azione a mo’ di ariete, tanto sono in alto i segni della suola. Ma il problema non è tanto il danno materiale – che è di poco conto – quanto il gesto in sé e le motivazioni che ne sono alla base. “A me veramente dispiace – ha detto don Simone -. Vorrei capire il disagio, vorrei offrire delle alternative, vorrei intercettare i bisogni dei nostri giovani e offrire loro una possibile via di sfogo”.

Il lucchetto posto sulla porta del campanile era di quelli antiscasso. Eppure, chi ha dato i colpi è riuscito a sfondare la porta, facendo saltare le viti e sgretolando un pezzo di muro. Non si conoscono i motivi alla base del gesto, ma il sospetto ricade semplicemente sulla noia, sul “bisogno di evadere”. Il campanile adiacente alla chiesa vecchia di Balconevisi ospita contatore e impianto per le campane, ma quelli non sono stati toccati. Oltre ai danni alla porta del campanile, è stato strappato il cavo elettrico che andava alla chiesa e il foglio informativo davanti la porta della chiesa vecchia.

“Faremo i lavori e sistemeremo – spiega il pievano, che poi si rivolge agli autori del gesto -. Vi prego: se avete bisogno di rompere qualcosa vi trovo io cosa c’è da rompere. In questo modo si rovina un bene di tutti, non sono arrabbiato, ma dispiaciuto. Noi adulti abbiamo il compito di creare delle strutture, elaborare dei progetti, far vivere delle esperienze ai nostri giovani, ma non ci stiamo riuscendo”.