Sparviero ferito a morte da una fucilata nel Padule di Fucecchio

“Ci batteremo affinché la Regione Toscana e lo Stato provvedano a un potenziamento degli organi di controllo e a un inasprimento delle sanzioni”
Il danno è risultato essere così grave, da non consentire un intervento chirurgico di ricomposizione e quindi da indurre il veterinario a praticare l‘eutanasia. E’ morto così uno sparviero ferito da un colpo di fucile e recuperato da un cittadino di Monsummano che lo ha portato al Centro di Ricerca del Padule di Fucecchio.
Lo sparviero aveva un’ala spezzata ed è stato preso in consegna da volontari dell’associazione Amici del Padule di Fucecchio per la Biodivesità che lo hanno trasferito al Centro Recupero Uccelli Marini e Acquatici di Livorno dove il veterinario della struttura ha riscontrato una doppia frattura scomposta al radio e all’ulna.
Soltanto un mese fa, al porto dell’Uggia, a pochi chilometri da dove è stato recuperato lo sparviero, fu recuperato un falco pellegrino, anch’esso vittima di una fucilata, che morì il giorno successivo. “Il grave depotenziamento – lamentano gli Amici del Padule di Fucecchio – degli organi di controllo è probabilmente una delle cause della ripresa del bracconaggio, fenomeno difficile da stimare nelle sue dimensioni, dato che gli animali recuperati sono solo una piccola percentuale rispetto al totale di quelli abbattuti.
E’ sconcertante il fatto che laddove vi è stata la possibilità di monitorare i singoli uccelli (ovvero in progetti di conservazione nei quali gli animali sono stati dotati di dispositivi di controllo a distanza) una percentuale molto elevata di questi animali è stata vittima di bracconaggio.
La nostra associazione si batterà affinché la Regione Toscana e lo Stato provvedano a un potenziamento degli organi di controllo e a un inasprimento delle sanzioni. Non è accettabile che per reati così gravi che prevedono una sanzione penale quest’ultima possa essere convertita in una modesta pena pecuniaria e non si provveda nemmeno al ritiro della licenza di caccia”.