Faceva l’arrotino prima dei calzaturifici, Fucecchio saluta il “capitellista” Piero Italo





Uno dei maggiorenti della Contrada Sant’Andrea, aveva quasi 90 anni
Fucecchio piange il suo storico arrotino. Alla soglia dei 90 anni è venuto a mancare ieri 19 novembre Piero Italo Guerrieri. Piero Italo era molto conosciuto a Fucecchio: era stato l’arrotino del paese, la sua bottega era in via Donateschi e vendeva anche articoli per la pulizia della casa e della persona. Una bottega artigiana e un mestiere che oggi non esistono più, di rado infatti capita di vedere qualcuno ancora impegnato in questo lavoro che Piero Italo aveva appreso dal padre.
Nonostante avesse cessato l’attività da tempo non era inusuale incontrarlo intento a dilettarsi e passare il tempo o semplicemente a leggere il giornale dentro alla sua bottega. Piero l’arrotino come era meglio conosciuto, era rimasto sempre legato alla sua via Donateschi, quel tratto di lastricato in pendenza che collega le due anime di Fucecchio, quella della parte bassa con la parte storica.
Benché abitasse ormai da tempo nella parte “moderna” della città, era rimasto un “insuese” sempre legato ai luoghi ed agli scorci della parte storica della città dove aveva visto nascere le prime botteghe di calzolai, poi diventate calzaturifici, le prime botteghe artigiane del legno e del ferro, gli indimenticabili negozi di generi alimentari, le piccole macellerie e pollerie, oggi del tutto scomparse.
Piero Italo era rimasto uno degli ultimi esponenti storici di quella Fucecchio “che non c’è più”, di quel paese in cui ogni portone era aperto ed “i vecchi fucecchiesi” erano un’unica famiglia.
La scomparsa dello storico arrotino lascia un vuoto enorme nella comunità fucecchiese, nella Nobile Contrada Sant’Andrea della quale era uno dei maggiorenti e presente per decenni come notabile nel corteggio storico del Palio e in quel gruppo di amici denominato “i capitellisti” , ossia quei pensionati che sono soliti ritrovarsi quotidianamente nella porzione di piazza Montanelli delimitata appunto dai capitelli.
Ma sono stati tantissimi anche i messaggi lasciati appena la notizia si è sparsa. Uno in particolare ricorda Piero Italo per come quando incontrava qualcuno molto più giovane di lui, era solito chiedere notizie dei genitori ed ai quali mandava i relativi saluti. Questo, per capire, come questa persona fosse un fucecchiese a 360 gradi, che si portava sempre nel cuore le persone che aveva conosciuto come se Fucecchio, forse un tempo lo era davvero, alla fine fosse un’unica grande famiglia.
Piero Italo lascia la moglie, due figli e quattro nipoti ai quali era molto legato.