Controlli dei Nas nei centri massaggio: a Firenze denunciata la titolare, a Prato chiusa un’attività
In tutta Italia gli interventi hanno interessato complessivamente 785 esercizi, accertando irregolarità in 117
Controlli dei Nas nei centri massaggio ed estetici su tutto il territorio nazionale. Obiettivo la verifica della corretta erogazione dei servizi e l’osservanza delle misure di contenimento anti-Covid.
A Firenze è stata denunciata la titolare di un centro estetico, una donna di origine cinese, risultata svolgere l’attività sebbene irregolarmente presente sul territorio italiano. Nei confronti della stessa, già oggetto di segnalazione di polizia per sfruttamento della prostituzione, sono state avviate le procedure di valutazione della posizione sul territorio nazionale da parte dell’autorità di pubblica sicurezza.
A Prato i Nas di Firenze hanno sospeso per giorni 5 l’attività di un centro estetico orientale, la cui titolare è stata sorpresa svolgere l’attività sebbene sprovvista della certificazione verde Covid-19.
Sono state inoltre riscontrate carenze strutturali e sanitarie quali locali non idonei e strumentazione utilizzata non sottoposta a regolare sterilizzazione e sanificazione.
Gli interventi hanno interessato complessivamente 785 esercizi, accertando irregolarità in 117 di essi, pari al 15% degli obiettivi ispezionati. Complessivamente sono state segnalate 130 persone all’autorità giudiziaria e amministrativa, contestando sanzioni per 94 mila euro.
In particolare, sono state contestate 80 violazioni circa la corretta attuazione delle misure di contenimento alla diffusione da Covid19, come la mancata sanificazione periodica e l’assenza di informazioni a favore degli utenti sulle norme di comportamento e di distanziamento (36 sanzioni), nonché il mancato rispetto dell’obbligo di certificazione anti-covid (44 sanzioni). In relazione alle irregolarità su quest’ultimo aspetto, 20 hanno interessato operatrici che svolgevano massaggi ed attività estetiche sebbene prive di green pass. Ulteriori 51 violazioni hanno riguardato la conduzione delle attività in ambienti inadeguati e svolte in assenza dei minimi requisiti professionali per l’erogazione dei servizi, determinando, nelle situazioni più gravi, la sospensione di 11 attività di estetica e massaggio. Sono state inoltre accertate 15 irregolarità penali in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro e per esercizio abusivo della professione, individuando, tra l’altro, una cittadina di origine cinese, titolare di un centro massaggi, risultata priva di permesso di soggiorno e già oggetto di precedente segnalazione per il reato di sfruttamento della prostituzione.