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Cronaca
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Rapine violente e pestaggi, arrestati due minorenni: facevano parte di una baby gang

2 ottobre 2021 | 12:12
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Rapine violente e pestaggi, arrestati due minorenni: facevano parte di una baby gang

Pisa, le indagini partite dall’accoltellamento di un 17enne

Rapine, tra compiute o solo tentate, e aggressioni. Una baby gang, secondo la polizia di Pisa che nelle ultime ore ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due minorenni: una misura emessa dal gip del tribunale dei minorenni di Firenze, scattata a seguito delle indagini partite dopo l’aggressione a un ragazzo di 17 anni, in via Turati, il 15 giorno scorso.

Il ragazzo, mentre percorreva la strada parallela del corso principale, era stato fermato da due coetanei che hanno tentato di rapinarlo e, alla sua reazione, uno dei due ha inferto un fendente all’addome della vittima, ferendolo seriamente.

Il ragazzo poi era riuscito a raggiungere piazza Vittorio Emanuele e chiedere soccorso a due militari.

Le indagini, condotte dalla Squadra mobile pisana, diretta dal vice questore aggiunto Fabrizio Valerio Nocita, sono partite immediatamente in maniera serrata, dai primi minuti dopo la notizia dell’aggressione.

Attraverso la descrizione, fornita dalla vittima prima di perdere conoscenza, sono state avviate le ricerche sul territorio: è stata circoscritta la scena del crimine e da quel punto, è iniziata un’analisi capillare di ogni telecamera utile presente nell’area di interesse. Dall’analisi delle prime telecamere è stato possibile individuare la presenza di due ragazzi che si allontanavano dalla scena del crimine pochi istanti dopo la commissione del fatto in direzione della stazione.

Alcune ore dopo il fatto, gli agenti della Squadra Mobile, insieme alla sezione Polfer di Pisa, hanno rintracciato alla stazione due giovani corrispondenti alla descrizione fornita verbalmente dalla vittima. I due, minorenni, sono stati identificati e perquisiti, uno era stato trovato in possesso di un coltello, che ha fatto scattare la denuncia alla Procura dei Minori.

Le indagini, svolte successivamente sotto il coordinamento del sostituto procuratore della Repubblica del tribunale per i minorenni di Firenze Roberta Pieri, hanno consentito di ricostruire quasi interamente la dinamica degli eventi accaduti quel pomeriggio.

Attraverso l’analisi delle telecamere, gli inquirenti hanno ricostruito i movimenti dei due indagati, entrambi 17enni italiani, sin dal loro arrivo alla stazione di Pisa quel pomeriggio.

Il successivo passaggio in via Turati era stato infatti ripreso da altre tre telecamere e, sebbene l’evento si sia verificato in un punto cieco, i due giovani sono stati ripresi da una seconda telecamera dopo il ferimento mentre si allontanano dalla scena del crimine a passo svelto.

Le immagini li riprendono mentre uno dei due ripone dentro al marsupio un oggetto simile a un coltello, mentre il complice, con il braccio destro, sembrerebbe mimare con un gesto all’altro l’accoltellamento appena compiuto.

Decisive sono state anche le dichiarazioni rese dal ragazzo vittima del tentativo di rapina e del successivo accoltellamento che, alla vista di un fascicolo fotografico fornito dagli investigatori, ha riconosciuto i due autori dell’aggressione.

A quel punto, l’attenzione degli investigatori si è soffermata sui due. Sono state condotte delle approfondite indagini dalle quali è emerso che i due erano membri di una baby-gang livornese, frequentatrice del territorio pisano.

Le indagini condotte sui profili social degli indagati hanno consentito di ricostruire anche un secondo episodio violento, avvenuto la notte del 28 agosto scorso in piazza Garibaldi. In quella circostanza la vittima, un ragazzo 21enne, ha riferito che mentre si trovava in piazza Garibaldi a trascorrere la serata due, staccatisi da un gruppo più numeroso, lo hanno avvicinato e, con la scusa di chiedergli una informazione, gli hanno sfilato il cellulare.

Il giovane a quel punto si è ribellato ed è stato picchiato.

Ad incastrare i due autori, anche stavolta, l’analisi delle telecamere, le dichiarazioni rese dalla vittima e da altri testimoni e, inoltre, una maglietta di un club sportivo con il nome di un calciatore noto, che uno dei due rapinatori indossava quella sera e che gli investigatori della squadra mobile, analizzando i profili social dei due sospettati, hanno riscontrato indossata dal ragazzo in alcune fotografie sui social.

Ieri mattina gli agenti della Squadra Mobile di Pisa hanno raggiunto i due ragazzi destinatari della misura.

Dopo le perquisizioni, nell’ambito delle quali è stato rinvenuto anche parte dell’abbigliamento indossato all’atto della commissione delle rapine e numerosi telefoni cellulari sui quali sono in corso degli approfondimenti, i due arrestati sono stati associati in carcere in attesa dell’interrogatorio di garanzia.