Blitz all’aeroporto di Firenze: sequestrati 345 chili di cosmetici

L’indagine della guardia di finanza e dell’Adm
I militari del comando provinciale della gardia di ginanza di Firenze e i funzionari Adm all’esito
di un’indagine di polizia giudiziaria diretta dalla procura della Repubblica di Firenze, hanno sequestrato all’aeroporto di Peretola 696 confezioni di creme per la pelle schiarenti, provenienti dalla Nigeria e contenenti “idrochinone”, sostanza vietata nei prodotti cosmetici dal Regolamento n. 1223 del 2009 del Parlamento Europeo, salvo che nelle tinture per capelli e nei kit di unghie, dove può essere presente in una misura massima rispettivamente dello 0,3% e dello 0,02%.
L’indagine è iniziata nel novembre del 2020quando, a seguito di un controllo effettuato all’aeroporto di
Firenze su una partita di merce importata dalla Nigeria via Istanbul, sono state rinvenute 334 confezioni (per il peso di 164 chili) di cosmetici contenenti la sostanza in questione. Ad attirare l’attenzione dei funzionari Adm e dei finanzieri di stanza allo scalo aeroportuale era stata l’incongruenza tra il peso della merce e quanto riportato sulla dichiarazione doganale indicante insiemi di cotone. Contestualmente alla denuncia alla procura della Repubblica di Firenze dell’acquirente – una donna nigeriana avente un’attività economica nel perugino – veniva avviata un’attività d’indagine per comprendere la provenienza e per individuare ulteriori potenziali simili merci viaggianti contenenti la stessa sostanza.
Tale indagine ha permesso di rintracciare un’ulteriore importazione da parte dello stesso destinatario che, una volta arrivata nel magazzino dell’aeroporto di Firenze, veniva fermata per approfondimenti.
Questa seconda spedizione, a fronte del rilevante peso dei colli, era stata dichiarata quale vestiti africani. L’ispezione effettuata ha permesso, come ipotizzato, di riscontrare la presenza all’interno dei colli di cosmetici dello stesso genere della prima spedizione e contenenti anche questi la sostanza idrochinone. Così, su disposizione della procura della Repubblica, è stata sequestrata anche la seconda partita di merce, ammontante a ulteriori 362 confezioni di cosmetici (per circa 181 chili).
Le successive analisi, effettuate nei laboratori dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli su alcuni campioni,
hanno certificato la presenza della sostanza vietata in una percentuale del 4,9%.
L’attività nel complesso ha quindi evitato l’immissione in consumo di quasi 350 kg di cosmetici contenenti la
sostanza vietata. L’acquirente è stata denunciata per le false dichiarazioni a pubblico ufficiale circa il
contenuto delle spedizioni e per aver tentato di immettere in commercio prodotti cosmetici potenzialmente dannosi per la salute