Dati Istat: la provincia di Pisa prima in Italia per le rapine in casa

I numeri confermano il territorio come ad alto rischio per i reati contro il patrimonio
La provincia di Pisa è tra le prime posizioni nazionali per i reati contro il patrimonio, in particolare per furti e rapine. È quanto emerge dall’indagine dell’Istat sulla criminalità in Italia in merito ai dati 2017-2018.
Uno scenario quello che traccia l’Istat, entrando nella “pancia” della provincia italiana e analizzando i dati capoluogo per capoluogom che se da un lato racconta un contesto in cui i reati in genere sono in diminuzione tra il 2010 e 2018, evidenzia come il centro nord invece sia drasticamente avanti rispetto alle province del sud nei reati contro il patrimonio, ribaltando credenze e luoghi comuni.
La base statistica dei dati forniti dall’Istat, salvo diversa indicazione, è da intendersi parametrata ai 100mila abitanti.
“Che i furti con destrezza fossero una tipicità nel centro-nord era informazione consolidata, – si legge nella relazione dell’istituto nazionale di statistica – Tuttavia è interessante notare come le prime venti province coinvolte appartengano per la maggior parte all’Emilia Romagna, alla Toscana e al Veneto. Fatta eccezione per Rimini che occupa la quarta posizione, le prime otto province sono per lo più territori delle aree metropolitane”.
Nell’analisi dei dati del 2018 la provincia di Pisa è saldamente nelle prime posizioni della graduatorie nazionali a cominciare dalle rapine in abitazione che la vedono la prima provincia d’Italia sul calcolo del numero di reati denunciati ogni 100mila abitanti. Pisa infatti registra un indice medio di circa 8,1, mentre Firenze è terza a livello nazionale. Un reato quello della rapina in abitazione particolarmente odioso visto che presuppone anche la violenza contro la vittima. Ma il triste primato per la provincia della Torre pendente si conferma anche per gli altri reati contro il patrimonio dove risulta 14esima per le rapine nella pubblica via, in Toscana preceduta solo da Firenze.
La provincia di Pisa è invece quinta per i furti in abitazione con un indice di 548,9 preceduta solo da Firenze, Ravenna, Modena e Asti. Non va meglio per furti negli esercizio commerciali dove Pisa si piazza quinta a livello nazionale subito dietro Milano, Firenze, Bologna e Rimini. La provinciapPisana è invece nona per i furti con destrezza e undicesima per i furti con strappo, preceduta da Prato.
Mediamente Pisa si colloca sempre dietro Firenze per il numero di reati ma con una base di popolazione che è nettamente inferiore. E che quindi fa lievitare la densità statistica dei reati contro il patrimonio.
In particolare da segnalare che tra il 2014 e il 2018 in Toscana i furti in abitazione sono aumentati notevolmente e che la provincia di Pisa fino a quel momento piuttosto calma, nel quadriennio, ha strappato il primato, in proporzione alla popolazione, a Lucca.
Dati questi che aveva evidenziato, pur non avendo i dati dell’osservatorio generale dell’Istat, anche il procuratore di Pisa, fin da prima del locldown causato dal Covid. Crini più di una volta infatti aveva sottolineato l’incidenza statistica di questi fenomeni in relazione al numero di abitanti, collocando Pisa nel rapporto subito dopo Firenze nella graduatoria toscana.