Il consulente della procura: “Sotto la Sr429 cromo 10 volte oltre il limite”

I primi risultati sulla presenza di Keu dopo l’inchiesta che ha scosso la Toscana
Sotto la Strada regionale 429 la presenza di cromo sarebbe 10 volte oltre il limite di legge: lo scrive il Corriere fiorentino, citando la perizia del geologo Giovanni Balestri che ha analizzato un campione prelevato nel tratto finito nelle indagini della Direzione distrettuale antimafia di Firenze.
Il lotto V, tra Empoli e Castelfiorentino, questo era pezzo di strada recentemente inaugurata che gli inquirenti avevano indicato come quello in cui erano state sversate illecitamente 8mila tonnellate di Keu, delle polveri di risulta dallo smaltimento dei fanghi conciari.
Nel dettaglio, secondo la relazione del geologo Balestri citata dal Corriere fiorentino, il livello di cromo rilevato nel campione analizzato sarebbe di 1500 milligrammi per chilo, mentre la normativa in materia fissa il limite per le aree verdi a 150.
Sarebbe, questa, una prima conferma delle ipotesi investigative che avevano fatto emergere un presunto illecito sistema di smaltimento dei rifiuti: i rifiuti derivanti dal trattamento dei fanghi della depurazione degli scarichi delle concerie trattati dal complesso industriale Aquarno (il Keu) che presentano concentrazioni di inquinanti tali da non poter essere riutilizzati per recupero in attività edilizie di riempimento di rilevati o ripristini ambientali, erano invece inviati a un impianto di produzione di materiali riciclati che provvedeva a miscelare questo rifiuto con altri inerti e a classificarlo materia prima per l’edilizia.
L’anello di congiunzione tra questo e altri filoni di indagine che cercano di far luce sugli interessi della ‘Ndrangheta in Toscana è la ditta Lerose, l’impianto con sede a Pontedera. Nel registro degli indagati risultano, tra gli altri, i vertici dell’Associazione Conciatori e la sindaca di Santa Croce Giulia Deidda.
Dal 15 aprile scorso, giorno delle perquisizioni nelle sedi delle società e in Comune a Santa Croce, si è abbattuto un uragano sul distretto conciario. L’Arpat, l’agenzia regionale per la tutela ambientale ha fatto le analisi anche nei pozzi privati delle abitazioni vicine alla Sr 429, per fortuna senza rilevare contaminazioni. Ma la preoccupazione per i residenti rimane, soprattutto per i tempi non sempre immediati con cui le sostanze tossiche possono agire e quindi essere rilevate nelle acque e nei terreni. Per questo è nata l’Assemblea permanente No Keu: per esercitare delle costanti pressioni sulla Regione affinché siano effettuati dei controlli periodici.
Per fare chiarezza, intanto, tutti gli organi a vari livelli si sono attivati: in primis, non sono ancora chiuse le indagini della magistratura, e poi, anche la politica ha attivato i suoi strumenti. In Regione si è insediata una commissione d’inchiesta sul fenomeno delle infiltrazioni mafiose in Toscana, mentre il comune di Santa Croce sull’Arno ha convocato la commissione controllo e garanzia.