Mafie e affari, insediata la commissione d’inchiesta: previsto un “blitz” al consorzio Aquarno

Concerie ai raggi X, la presidente illustra il programma: al vaglio l’operato della Regione
Un calendario di lavoro serrato con ipotesi di audire molti nomi tra politici, in carica e non, dirigenti amministrativi, organi investigativi, rappresentanti di associazioni no profit e del mondo produttivo toscano. È quanto la presidente della commissione d’inchiesta sulle infiltrazioni mafiose e della criminalità organizzata in Toscana, Elena Meini (Lega), ha proposto nella prima seduta – in presenza a palazzo del Pegaso – ai due vice presidenti Lucia De Robertis (Pd) e Maurizio Sguanci (Italia Viva) e agli altri commissari Alessandro Capecchi (Fratelli d’Italia), e Irene Galletti (Movimento 5 stelle). Era assente Marco Stella (Forza Italia).
La presidente ha proposto anche sopralluoghi, in primis al consorzio Aquarno, e approfondimenti dedicati direttamente ai cittadini: “Visto il delicato tema che ci apprestiamo ad affrontare – ha spiegato – credo opportuno organizzare un convegno, al termine dei lavori e a relazione finale chiusa, per coinvolgere e sensibilizzare i toscani”.
Ringraziamenti per il cronoprogramma proposto sono arrivati dalla vicepresidente De Robertis che ha apprezzato anche la precisazione dei confini della commissione di inchiesta: “Come ha ben chiarito Meini i nostri lavori non possono e non devono sostituirsi alla magistratura. Dobbiamo piuttosto fornire strumenti normativi, organizzativi e procedurali per dare supporto al tessuto produttivo della Toscana e quindi scongiurare ogni tipo di infiltrazione”.
Nel cronoprogramma fornito ai commissari, che potranno integrare e modificare proponendo altre audizioni e sopralluoghi, la presidente ha isolato anche alcuni obiettivi che intende perseguire tra cui, in relazione all’inchiesta Keu, la verifica della correttezza dell’operato della Regione; l’elaborazione di un quadro conoscitivo puntuale sulle infiltrazioni mafiose e della criminalità organizzata sul territorio regionale, con particolare attenzione alla pubblica amministrazione, al sistema produttivo e ai riflessi sul tessuto sociale.
Questa prima bozza di programma, integrata nelle parti che i commissari riterranno proporre, sarà messa al voto nel corso della prossima seduta.