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Cronaca
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Il Covid si porta via a 86 anni anche Gabbriello Bertini

7 marzo 2021 | 13:26
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Il Covid si porta via a 86 anni anche Gabbriello Bertini

Consigliere comunale per due mandati è stato l’anima di Consorzio artigiano e Casa culturale di San Miniato Basso. Era lo zio dell’assessore sanminiatese Gianluca, anche lui stroncato dal virus

Un’altra brutta notizia per San Miniato. Il Covid ha portato via anche Gabbriello Bertini, 86 anni, storico animatore della casa culturale e del circolo di San Miniato Basso. Era ricoverato all’ospedale di Careggi. Gabbriello era lo zio di Gianluca Bertini, l’assessore sanminiatese di 55 anni anch’egli stroncato dal Covid.

Al diffondersi della notizia è arrivato il cordoglio del sindaco, Simone Giglioli.

“Per parlare delle opere di Gabriello Bertini – dice – servirebbe un libro. Tantissimi sono i segni, le opere e testimonianze che ci ha lasciato. Gabriello è stato anche consigliere comunale, per due mandati, nel secondo mandato di Alfonso Lippi e nel primo di Angelo Frosini, facendo parte del gruppo del Pds e dopo dei Ds. Ma tanti sono stati i fronti di impegno di Gabriello. Il Consorzio artigiani di San Miniato basso, a cui si deve la costruzione della zona artigianale. Una zona artigianale nata con grande sforzo di Gabriello e altri imprenditori, che iniziò il suo iter a metà anni Ottanta e vide la sua costruzione a metà anni Novanta. Ora in quella zona artigianale lavorano circa 1000 persone”.

La Casa culturale – prosegue Giglioli – nella quale ha sempre profuso un impegno enorme, facendola crescere, e contribuendo a farla diventare uno dei più importanti luoghi di aggregazione e sociali della nostra provincia. Il rammarico è che non ha visto concludersi l’immobile adiacente alla Casa culturale, questo restava un cruccio che si è portato dietro per tanto tempo. Lo viveva come una ferita aperta. E poi c’è l’azienda, lo diceva sempre. Da portare la paglia a Cusignano, luogo di origine del Bertini, aveva costruito un’azienda solida, che era rimasta tale anche dopo le separazioni familiari e dopo l’incendio del capannone del 2000. Non si era arreso, anzi erano nuove sfide, per le quali era sempre pronto”.

“Gabriello è una delle prime persone che ho conosciuto nel mio impegno politico – conclue Giglioli – Nel suo impegno politico ha sempre portato i temi dello sviluppo e del lavoro, propri di una generazione che aveva vissuto la mezzadria e la miseria. I suoi interventi erano sempre molto ascoltati perché rappresentavano uno sguardo attento sulla realtà. Gabriello mancherà tanto a San Miniato Basso, mancherà all’intera comunità di San Miniato. Mancherà tanto a tutti noi. Il primo pensiero va alla famiglia, ai figli Massimiliano, Giacomo, ai nipoti, al fratello Dario, già provati solo pochi mesi fa da un altro terribile lutto. Addio Gabriello, le tue tante opere resteranno a testimoniare il tuo enorme impegno”.

Il ricordo di Gabbriello arriva anche da Mario Rossi, per tutti Maglietta, suo vicino di casa e compagno in consiglio comunale: “Quando alle 7 ha squillato il telefono e ho sentito la voce di tua nuora, ho subito capito che era successo qualcosa di grave ed appena ha pronunciato il tuo nome, il mio sospetto si è trasformato in realtà. Con te se n’è andato un caro e sincero amico, un vicino di casa sempre disponibile all’aiuto e alla collaborazione, un vero e proprio fratello”.

“Insieme – dice – abbiamo percorso un lungo tratto della vita, da quando eravamo camionisti e tu trasportavi la paglia, io la ghiaia. Poi negli anni Settanta abbiamo iniziato a costruire le nostre abitazioni in via Dei Prati, separate solo da un muro di confine. Il sacrificio non mancava, la sera, dopo il lavoro, correvamo ad aiutare i muratori e a preparare con loro mattoni e calcina. Gli anni passarono, i tuoi figli divennero grandi, si sposarono, nacquero i nipoti e il maggiore di loro, Lorenzo, quando arrivò mio figlio dal Burkina Faso, divenne il suo amico del cuore e lo aiutò ad inserirsi ed ambientarsi nella nuova realtà. Tu diventasti nonno anche di Arnaud e quante volte questo nome è uscito dalle tue labbra”.

“Insieme poi abbiamo vissuto una lunga e costruttiva avventura politica – conclude Rossi – entrambi consiglieri in due legislature, Lippi e Frosini. Già allora ti battevi per un ambiente sano pulito e per un commercio equo sostenibile. I ricordi sono tanti e non basterebbe un libro per scriverli; l’ultimo sicuramente per me indelebile, è quella tua voce flebile, ma ancora confortevole che ho sentito la scorsa settimana dal letto dell’ospedale in cui eri ricoverato. Ciao Gabriello!”.

Ricordo e cordoglio per la scomparsa arriva anche dal Cna di Pisa. “Gabriello Bertini – si legge in una nota – era un imprenditore e soprattutto una persona straordinaria per il suo impegno nel lavoro e nel sociale, per la sua famiglia, per la sua comunità. Gabriello è sempre stato un autorevole punto di riferimento per la Cna della zona del Cuoio, ricoprendo numerosi incarichi. Fu tra i fondatori del Consorzio artigiani sanminiatesi che realizzò i primi capannoni a San Miniato Basso negli anni Ottanta sempre seguito dalla Cna”.

“Gabriello – prosegue la nota – era una persona solare, ti accoglieva con quel suo sorriso largo, con gli occhio perennemente spalancati, attenti a qualunque dettaglio, gentili e curiosi. I suoi luoghi del cuore erano la sua impresa e il suo amato circolo. Entrambi fondati, edificati e fatti crescere con caparbia capacità e intelligenza. Ci mancherai Gabriello, emblema di un mondo e di uno stile di vita, sobrio e tenace, abituato ad accontentarsi di poco e a rimboccarsi sempre le maniche, ma che ha fatto crescere e diventare grandi con il lavoro e con l’impegno, la sua comunità e la sua città”.

“Addio Gabriello – conclude la nota – compagno di tante lotte e di tante soddisfazioni. Cna di Pisa è particolarmente vicina ai soci ed ai lavoratori della sua impresa e soprattutto a tutta la sua famiglia, già duramente colpita dalla recente scomparsa di suo nipote Gianluca Bertini”.