Provò a salvare i Lupi, anche Santa Croce piange Nannini



Se n’è andato un monumento della pallavolo nazionale
Sulla panchina dei Lupi Santa Croce era subentrato a Fabrizio Nassi nella stagione 1985-86 con l’obiettivo di salvare una stagione combattuta in A1 e persa all’ultima giornata, in una partita tirata fino all’ultimo punto. Un tentativo alla fine fallito insomma, ma rimasto nel cuore della squadra e dei tifosi biancorossi per il gran lavoro fatto dal tecnico.
Andrea Nannini è morto ieri 1 marzo a soli 76 anni. Non era solo un atleta ma un monumento della pallavolo italiana: vinse uno scudetto con la Ruini Firenze prima di diventare uno dei simboli della Panini Modena e della Nazionale. Negli anni ’60 giocò in Serie A per tre anni nella Ruini Firenze ma poi era tornato a Modena, dove era nato (in provincia) per diventare uno dei giocatori simbolo della Panini Modena e della Nazionale (193 presenze, oro alle Universiadi 1970).
Ha giocato complessivamente per 16 stagioni in massima serie a Firenze, Modena, Torino e Milano nel ruolo di Universale, in una pallavolo diversa da quella di oggi. La prima panchina da allenatore è in A2, nel 1980 a Reggio Emilia. Negli ultimi anni, fino al 2016, era stato responsabile del settore giovanile di Modena.