
Cgil: “La Regione investa seriamente sulla sicurezza rafforzando il servizio di prevenzione”
Uno scoppio all’interno di una falegnameria di Empoli ha causato la morte di un uomo di 69 anni e il ferimento di un altro. E’ successo nella mattina di oggi 9 febbraio a Pontorme.
Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco del distaccamento di Empoli insieme ai carabinieri, che dovranno ricostruire la dinamica dell’accaduto. L’esplosione ha coinvolto due persone: una è stata presa in carico dal personale sanitario inviato dal 118, mentre per l’altra, liberata dalla squadra dei vigili del fuoco, il medico non ha potuto fare altro che constatare il decesso.
La vittima infatti, nell’esplosione forse di un compressore, era rimasta sotto un cumulo di legno e pezzi di mobili.
“Morti sul lavoro. Continua la strage silenziosa. Non importa che a morire sia un operaio, un artigiano o il titolare. Resta il fatto della inaccettabilità delle morti sul lavoro che nell’ultima settimana hanno raggiunto un triste primato nei nostri territori – è il commento di Elena Aiazzi e Laura Scalia (Cgil Firenze) e Marco Carletti (Fillea Cgil Firenze) -. Come Cgil e Fillea ancora una volta ribadiamo che la sicurezza è un aspetto fondamentale dell’organizzazione del lavoro, e non può essere messa all’ultimo posto tanto meno in una situazione di emergenza come quella che stiamo attraversando. Rinnoviamo l’appello perché la Regione investa seriamente sulla sicurezza rafforzando il servizio di prevenzione, e si mettano al più presto in campo tutte le azioni indispensabili a partire da maggiori ispezioni e controlli. Chiederemo unitariamente un incontro alle istituzioni preposte per affrontare urgentemente la situazione e individuare concretamente le iniziative che comunemente possiamo mettere in campo. Un lavoratore, una lavoratrice hanno il sacrosanto diritto di tornare ogni giorno vivi alle proprie famiglie”.
La Cgil
“Continua la strage silenziosa – è il commento di Elena Aiazzi, Laura Scalia (Cgil Firenze) e Marco Carletti -. Non importa che a morire sia un operaio, un artigiano o il titolare. Resta il fatto della inaccettabilità delle morti sul lavoro che nell’ultima settimana hanno raggiunto un triste primato nei nostri territori. Come Cgil e Fillea ancora una volta ribadiamo che la sicurezza è un aspetto fondamentale dell’organizzazione del lavoro e non può essere messa all’ultimo posto tanto meno in una situazione di emergenza come quella che stiamo attraversando.
Rinnoviamo l’appello perché la Regione investa seriamente sulla sicurezza rafforzando il servizio di prevenzione e si mettano al più presto in campo tutte le azioni indispensabili a partire da maggiori ispezioni e controlli. Chiederemo unitariamente un incontro alle istituzioni preposte per affrontare urgentemente la situazione e individuare concretamente le iniziative che comunemente possiamo mettere in campo. Un lavoratore, una lavoratrice hanno il sacrosanto diritto di tornare ogni giorno vivi alle proprie famiglie”.
Il sindaco Barnini
“Ci troviamo purtroppo – è il commento del sindaco di Empoli Brenda Barnini – a dover contare un’altra morte sul lavoro, una situazione profondamente ingiusta, che non dovrebbe mai verificarsi. L’episodio verificatosi oggi ci spinge a ribadire ancora una volta la necessità di favorire la sicurezza sui posti di lavoro con azioni concrete. Non si può morire lavorando: il cammino per la sicurezza sui luoghi di lavoro è ancora lungo ma un obiettivo da coltivare con ogni mezzo ed ogni sforzo. Alla famiglia del lavoratore che ha perso la vita nell’esplosione vanno le condoglianze di tutta l’amministrazione comunale, in attesa che le autorità preposte facciano luce sulle cause dell’accaduto che ha visto anche il ferimento di un altro uomo che ci auguriamo possa rimettersi quanto prima”.