Ponte a Cappiano piange Romanello Manzi, fu uno dei fondatori del palio




Già presidente della contrada quando la gestione era del gruppo Fratres
Si è sempre battuto per una competizione sana, non faziosa al punto tale da snaturare lo scopo per il quale il palio di Fucecchio fu fondato nel 1981: la donazione del sangue. Romanello Manzi, uno dei fondatori della competizione si è spento oggi, 10 novembre.
Imprenditore, nella seconda metà degli anni ’80 aveva dato vita alla Colle Lehmann, ma è conosciuto in tutta Fucecchio soprattutto per il suo impegno nel palio e nella promozione della donazione del sangue. Dopo aver contribuito a fondare il palio, durante gli anni della gestione diretta da parte del gruppo Fratres, Manzi fu anche presidente della contrada Cappiano. Fu l’unico a portare il cencio a Ponte a Cappiano, nel 1984.
“Una persona che ha dato tanto al palio e alla donazione del sangue – così lo ricorda Luigi Cardini, presidente del gruppo donatori Fratres di Fucecchio – era un professionista in quanto a cavalli, partecipava alle sfilate ed è stato anche presidente di contrada. Nel 1994 mi scrisse una lettera (in foto) dopo l’ultima corsa a gestione diretta dei Fratres con le contrade: la conservo gelosamente e l’ho anche incorniciata. Era una persona che si arrabbiava anche per le questioni del palio, perché ci teneva veramente, ma la sua bontà d’animo era indiscutibile”.
“Un condottiero instancabile – così lo ricorda la Contrada -, che ha trasmesso al popolo calligiano la passione paliesca e il suo profondo amore per i cavalli. Nei primi anni del Palio, ha creato la nostra identità di contrada, infondendo nei contradaioli l’amore per i nostri colori”.
Il funerale sarà domani, mercoledì 11, alle 14,30 nella chiesa di Ponte a Cappiano.