Svincolo FiPiLi a Capanne, i progetti sono almeno 3. Il Comune avvierà un processo partecipativo

Le soluzioni proposte saranno valutate insieme alla cittadinanza
Le proposte ci sono, ognuna con i pro e i contro, ma a decidere quale sarà il progetto definitivo per il nuovo svincolo di Montopoli in Valdarno della Firenze Pisa Livorno sarà comunque la Regione Toscana, proprietaria della strada di grande comunicazione. Tuttavia, questo non impedirà all’amministrazione comunale di avviare un processo partecipativo con la cittadinanza e le consulte per mettere a punto la propria proposta. Era uno dei punti all’ordine del giorno della commissione affari del territorio di Montopoli di martedì 28 luglio, l’informativa con la quale è stato illustrato il progetto della regione per lo svincolo della FiPiLi.
I progetti sul tavolo sono almeno tre: quello della Regione, quello più oneroso dell’amministrazione comunale e quello lanciato dall’ex tecnico del comune di Montopoli Etelbo Arzilliche si suddivide a sua volta in tre possibili varianti. “L’amministrazione – ha spiegato Paolo Moretti, presidente della commissione affari del territorio – con l’ufficio tecnico aveva proposto una diversa strutturazione dello svincolo, sfruttando il cavalcavia del cimitero per cambiare la viabilità, allontanandola dalle case. Il progetto del geometra Arzilli, che si basa sulla crazione di una nuova rotonda, è interessante, ma non risolve il problema della vicinanza alle abitazioni”.
La proposta del comune è quella di spostare di qualche decina di metri lo svincolo: così, anziché cercare di mettere delle “toppe” e rimedi “alla buona” ai disagi degli abitanti a ridosso dell’uscita, le problematiche legate all’inquinamento acustico e di traffico si risolverebbero alla radice. Un progetto certamente più costoso rispetto agli altri ma che, nelle intenzioni della giunta, garantirebbe una soluzione a lungo termine alle esigenze della cittadinanza.
“Durante la seduta della commissione – ha continuato Moretti – il rappresentante della Lega ha detto che la Regione ha già un suo progetto e quindi sarebbe inutile insistere sul nostro. È vero che la Regione ha già un proprio progetto, ma ciò non toglie che noi possiamo fare proposte a sostegno della nostra causa. Se c’è una proposta non va scartata a priori, io credo sia giusto discuterne anche con la cittadinanza. Poi, se ci riusciamo meglio, se non ci riusciamo almeno ci abbiamo provato”.
Proprio per questo “tra settembre e ottobre – ha detto Moretti – contatteremo le consulte e avvieremo il percorso partecipativo per la revisione del piano strutturale. Inoltre, sembra che dovrebbero arrivare finanziamenti e fondi per le opere infrastrutturali: non è detto che riusciamo a ottenerle, ma noi dobbiamo provarci”.
Sull’inquinamento acustico la questione si fa ancora più complessa: la rumorosità per certi aspetti è dovuta al manto stradale stesso e quindi la soluzione più rapida, che è allo studio, è l’installazione di barriere antirumore che limitino l’impatto acustico.