
Avvicinava le ragazze con la scusa di una sigaretta: almeno 5 i casi
Ieri 16 luglio, la Polizia di Stato di Pisa ha arrestato un 20enne di nazionalità turca e di fatto residente a Livorno che a febbraio scorso era stato autore di una serie di palpeggiamenti nei confronti di almeno 5 ragazze (soltanto 3 hanno sporto denuncia, ma i casi potrebbero essere anche di più) nelle notti tra il 15 e il 17.
Le vittime, quasi tutte dipendenti aeroportuali e di compagnie di volo, avevano subito singolarmente gli assalti nelle prime ore del mattino, tra le 4 e le 5, mentre erano in transito dalla stazione ferroviaria verso l’aeroporto. L’uomo, con la scusa di chiedere una sigaretta, si avvicinava a loro e, dopo averle braccate, le palpava nelle zone intime, per poi darsi alla fuga.
Attraverso la ricostruzione della dinamica di una delle aggressioni, avvenuta sotto l’occhio di una delle telecamere della stazione, gli uomini della Squadra Mobile della Questura e della Sezione Polfer di Pisa, sono riusciti ad individuarlo e, dopo vari appostamenti, fatti soprattutto in orario notturno quando l’uomo entrava in azione, sono riusciti a rintracciarlo e identificarlo, poiché fino a quel momento sconosciuto alle forze di polizia.
Le vittime, sottoposte ad individuazione fotografica, lo hanno riconosciuto quale autore delle violenze subite. La gravità degli indizi raccolti aveva, in un primo momento, fatto scattare nei confronti del cittadino un divieto di dimora nel comune di Pisa da parte del Gip presso il Tribunale di Pisa.
L’indagato, in realtà, non curante delle prescrizioni imposte dal giudice, aveva continuato a frequentare le zone della stazione ferroviaria di Pisa Centrale. La squadra mobile di Pisa, rilevata la mancata osservanza del divieto, ne ha dato tempestiva comunicazione al Gip, che ha provveduto d’ufficio ad aggravare la misura in custodia cautelare in carcere.
Il giovane, ieri pomeriggio, è stato rintracciato in questa piazza della stazione dalla Polizia e tratto in arresto in esecuzione all’aggravamento della misura cautelare imposta dal Giudice. Ultimate le formalità di rito, è stato accompagnato alla casa circondariale Don Bosco.