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Rischio usura e infiltrazioni mafiose nel distretto conciario, summit in prefettura: un’intesa per agevolare lo scambio di informazioni

16 luglio 2020 | 16:06
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Rischio usura e infiltrazioni mafiose nel distretto conciario, summit in prefettura: un’intesa per agevolare lo scambio di informazioni

Al palazzo del governo tutti i sindaci del comprensorio. I Comuni accederanno alla Banca dati nazionale antimafia per la verifica delle attività economiche

Rischio usura nel distretto conciario, summit in prefettura a Pisa. 

Nel palazzo del governo di Pisa si è infatti svolto l’incontro sui rischi di usura e di infiltrazione della criminalità con riguardo al distretto industriale di Santa Croce sull’Arno, realtà che genera il 15% dell’export toscano.

Alla riunione hanno partecipato, accanto al prefetto di Pisa, Giuseppe Castaldo e alla dottoressa Franca Rosa, in rappresentanza del prefetto di Firenze Laura Lega, il procuratore delle Repubblica di Pisa, Alessandro Crini, il comandante regionale della Guardia di finanza, Bruno Bartoloni, i vertici provinciali delle forze di polizia pisane, tutti i sindaci dei Comuni del distretto del Cuoio (Santa Croce sull’Arno, Santa Maria a Monte, Castelfranco di Sotto, San Miniato, Montopoli Val d’Arno e Fucecchio), assieme a tutti gli altri componenti del comitato d’area del distretto industriale.

Il prefetto ha ringraziato il procuratore Crini e i vertici della Guardia di finanza per l’efficace azione di contrasto al fenomeno della usura, che ha portato a rafforzare la circolazione delle informazioni e le attività di prevenzione e controllo in funzione antiusura e antimafia.

“Le organizzazioni criminali hanno sempre tentato di trarre vantaggi dai momenti di emergenza – ribadisce il prefetto Castaldo – cercando di sfruttare la leva della disponibilità di liquidità opaca. Occorre difendere il tessuto economico sano per evitare che le difficoltà di tanti imprenditori possano diventare un’opportunità per l’intervento invasivo della criminalità. A tal fine, è fondamentale la collaborazione non solo interistituzionale ma anche delle imprese, degli operatori privati, delle parti sociali e delle associazioni di categoria, quali «recettori sensibili» delle situazioni di criticità sul territorio, da segnalare con immediatezza alle autorità competenti”.

Il prefetto Castaldo e il procuratore Crini hanno rinnovato il proprio invito a segnalare chiunque si proponga per prestiti di denaro con modalità anomale o per l’acquisizione di imprese o quote societarie. I gruppi interforze antimafia e i reparti investigativi hanno già ricevuto direttive dai prefetti e dai procuratori per intensificare la loro attività e rafforzare i canali di ascolto.

“Nella convinzione che il lavoro corale sia la risposta più efficace per il pieno presidio della legalità”, il prefetto Castaldo ha proposto la stipula di una intesa volta a tutelare specificatamente le realtà economiche legate al distretto industriale di Santa Croce sull’Arno.

Nei prossimi giorni si definirà poi il contenuto del protocollo puntualizzando gli impegni di ciascuna componente nel concorrere all’azione di prevenzione. I Comuni, in particolare, valorizzeranno l’utilizzo della Banca dati nazionale antimafia per la verifica delle attività economiche.

“Esprimo grande soddisfazione per la piena condivisione dell’iniziativa e per la disponibilità manifestata dai Sindaci e da tutte le componenti – ha osservato refetto Castaldo – Il modello convenzionale consentirà, attraverso una attenta e accurata valutazione di tutti i possibili indicatori di rischio, di anticipare i fenomeni negativi e i tentativi di inquinamento del tessuto economico”.

Foto di archivio