Ex giocatore e allenatore, Etrusca ricorda Stefano. “Aveva vinto il coronavirus”

6 luglio 2020 | 12:53
Share0
Ex giocatore e allenatore, Etrusca ricorda Stefano. “Aveva vinto il coronavirus”

Il ricordo del sindaco: “Entrambi sanminiatesi, ci siamo conosciuti a Modena”

Era entrato nella famiglia Etrusca Basket come giocatore. E poi c’era rimasto anche come allenatore. Oggi 6 luglio, tutta la società Etrusca si stringe al dolore della famiglia Stefano Bartoli, morto improvvisamente a soli 65 anni dopo un fine settimana al mare insieme alla famiglia.

E’ stato giocatore dell’Etrusca e per qualche anno ha intrapreso la carriera da allenatore delle giovanili. Poi la carriera professionale in banca, dove è stato anche direttore e come consulente, lo ha tenuto lontano dai campi di basket, ma è sempre stato vicino all’Etrusca, come tifoso della squadra e insieme al figlio Luca nelle giovanili. Con la moglie Cinzia, ha anche un’altra figlia, Silvia.

“Stefano per me – è il ricordo del sindaco di San Miniato Simone Giglioli – è stato un amico e un collega. Collega che ho conosciuto, quando ero alle prime esperienze in Banca Toscana, io in filiale a Modena e Stefano in Direzione generale a Firenze, dove si occupava di grandi operazioni. Può sembrare un paradosso, entrambi sanminiatesi, ci siamo conosciuti a Modena. Stefano ha dato tanto alla Banca, forse anche un pezzo della sua salute.

E poi con Stefano è stato a lungo iscritto al Partito Democratico, attivo partecipante a tante iniziative e attivo in tante campagne elettorali.  Quando ho saputo che si era ammalato di coronavirus mi sono preoccupato, perché sapevo il suo fisico già minato. Invece lo aveva superato bene, facendo solo un piccolo periodo in ospedale. Ne aveva anche scritto magistralmente, come sapeva fare lui, allietando il suo profilo facebook di tantissimi racconti deliziosi, alcuni legati alla sua militanza nell’Etrusca basket.

Ciao Stefano, ci mancherà il tuo sorriso, la tua gentilezza e la tua competenza. Un abbraccio alla famiglia, alla moglie, ai figli, al fratello e allo zio Vittorio, presidente del consiglio comunale“.