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Cronaca
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Doveva allevare uccelli, ma li cacciava di frodo: denunciato

9 giugno 2020 | 15:34
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Doveva allevare uccelli, ma li cacciava di frodo: denunciato
Doveva allevare uccelli, ma li cacciava di frodo: denunciato
Doveva allevare uccelli, ma li cacciava di frodo: denunciato
Doveva allevare uccelli, ma li cacciava di frodo: denunciato

Sequestrate più di 2mila munizioni. Gli animali saranno curati e liberati

Gli anelli identificativi degli uccelli erano stati alterati, segno che gli esemplari non erano nati in allevamento ma prelevati illecitamente in natura. Per questo è finito nei guai un allevatore autorizzato di richiami vivi di Casciana Terme Lari, denunciato per contraffazione di pubblici sigilli, detenzione non autorizzata di fauna selvatica e detenzione abusiva di munizioni.

Nell’attività dell’uomo di 68 anni, infatti, gli uomini del nucleo investigativo di polizia ambientale forestale e agroalimentare di Pisa e il nucleo Cites di Pisa nell’ambito di un’indagine contro il bracconaggio venatorio, hanno trovato 40 esemplari di avifauna migratoria delle specie tordo bottaccio, tordo sassello e merlo.

Sequestrate, inoltre, più di 2mila munizioni. La fauna selvatica è qualificata dall’ordinamento giuridico come “patrimonio indisponibile dello Stato” e la legale detenzione di ciascun esemplare di uccello allevato richiede l’apposizione, nell’immediatezza della nascita e al tarso dell’uccellino, di un anello cilindrico inamovibile considerato sigillo pubblico. Dal controllo, fatto con l’ausilio di un esperto ornitologo fornito di calibro elettronico, è emersa la pratica della cattura illegale di uccelli in natura e la successiva illecita apposizione di anelli identificativi contraffatti.

Gli uccelli, rimasti al chiuso in piccole gabbie per molti mesi, saranno affidati ad un centro di recupero per essere riadattati al volo e, successivamente, verranno liberati in natura.