
“Ci mancherà la sua presenza discreta e gentile e all’ospedale mancherà una risorsa brillante e promettente come lei”
Un valido medico della direzione sanitaria dell’Azienda ospedaliera universitaria di Pisa, una bella persona e l’adorata figlia di Giovanni Casalini, docente dell’Istituto Cattaneo di San Miniato. Francesca Casalini era originaria di Capannoli. E’ morta oggi 22 maggio, a soli 36 anni.
“Aveva una forza incredibile Francesca – ricorda il direttore medico di presidio Mauro Giraldi – una tenacia che ha messo sin dal primo giorno nel lottare contro il male che l’aveva colpita. Determinata, fiduciosa, combattiva, aveva una luce speciale negli occhi che trasmetteva a chiunque la incontrasse. Aveva metodo e sapeva affrontare qualunque situazione. Ci mancherà molto, soprattutto ci mancherà la sua presenza discreta e gentile e all’ospedale mancherà una risorsa brillante e promettente come lei”.
Si era laureata in Medicina e Chirurgia all’Università di Pisa nel 2011 dopodiché aveva conseguito l’abilitazione alla professione di medico nello stesso anno, per poi concorrere sia alla Scuola di specializzazione in Psichiatria sia a quella in Igiene e Medicina preventiva del lavoro, vincendo entrambi i concorsi ma scegliendo poi la seconda, dove si è specializzata nel 2016 con 110 e lode e tesi sulla gestione dei percorsi di cura per i pazienti cronici: le reti assistenziali nello scompenso cardiaco tra ospedale e territorio.
Nel suo curriculum anche il master universitario di II livello alla Scuola Superiore Sant’Anna sempre sulla continuità ospedale – territorio. Negli anni i suoi studi e il suo impegno lavorativo come tirocinante e specializzanda, prestato anche nell’Azienda Usl Toscana nord ovest e al Laboratorio Management e sanità della Sant’Anna, prima di approdare in Aoup – dove è stata assunta come dirigente medico nella Direzione medica di presidio nel 2016 – si sono focalizzati sui percorsi assistenziali, la gestione delle patologie croniche, la sanità d’iniziativa, la presa in carico territoriale, la riorganizzazione delle prestazioni ambulatoriali di primo livello nella sperimentazione del modello di Open-Access, il rischio clinico aziendale, le infezioni ospedaliere, i ricoveri ripetuti non programmati, l’accreditamento istituzionale oltreché i disturbi bipolari e le comorbidità mediche in questa tipologia di pazienti.
“Senza di lei, un giovane medico pieno di voglia di fare e con grandi capacità, l’Aoup sarà più povera e soprattutto si stringe con affetto alla sua famiglia e al marito, per esprimere il più sentito cordoglio per una giovane vita spezzata troppo presto”.
La salma è esposta nella sua abitazione a Capannoli mentre le esequie si svolgeranno domani alle 15,30 nella chiesa di Capannoli.