Riaperture, accordo notturno fra governo e Regioni. Rossi: “Contrordine di Conte, non voglio penalizzare la Toscana”

Le linee guida comuni per alzare le saracinesche ma gli enti potranno adottare misure più restrittive
Riaperture, accordo raggiunto nella notte fra governo e Regioni.
Lunedì (18 maggio) riaprono tutte le attività fin qui rimaste chiuse, ovviamente sempre tutelando la massima sicurezza di lavoratori e clienti e con la possibilità delle singole Regioni di adottare decisioni più restrittive.
L’intesa ha anche definito un documento che prevede linee guida comuni sulle modalità di riapertura, lasciando alle singole Regioni la possibilità di gestire autonomamente aspetti specifici.
Sempre da lunedì dovrebbe cadere il meccanismo delle autocertificazioni a favore di una circolazione libera all’interno della regione di appartenenza, sempre con l’obbligo di evitare assembramenti. Spostamenti fra regioni, salvo dietrofront, liberi a partire dal prossimo 3 giugno.
“Diversamente dalle decisioni comunicate dal presidente Conte – ha precisato il governatore della Toscana Enrico Rossi -, di una ripartenza graduale e di una distanza di due metri per molte attività, ieri sera il governo ha deciso la svolta. O meglio, un vero contrordine. La distanza si è ridotta notevolmente, a un solo metro e l’elenco delle attività da riaprire si è allungato, praticamente a tutte e subito.
La mia opinione era e resta diversa ma non voglio che la Toscana sia penalizzata rispetto ad quadro nazionale di cui comunque tra poco tempo, quando a fine mese la circolazione tra regioni tornerà libera, finirebbe per risentire annullando gli effetti di eventuali interventi a favore di una maggiore sicurezza. I nostri dati sono migliori rispetto a quelli di tante regioni sia in termini di mortalità sia in termini di diffusione e controllo del contagio.
Pertanto, oggi, appena saremo in possesso delle disposizioni nazionali, adotteremo, allineandoci con esse, le ordinanze regionali in Toscana.
Restano, a tutela generale della salute, due elementi fondamentali: la nostra consapevolezza di cittadini nell’assumere comportamenti appropriati che evitino quanto più possibile la diffusione dei contagi, la capacità del servizio sanitario regionale di individuare e isolare i casi positivi. Avrei preferito maggiore cautela, ma sono sicuro che anche in questa nuova fase la Toscana riuscirà bene e comunque meglio di tante altre regioni le quali, con alle spalle un quadro ben più drammatico, hanno fortissimamente voluto che si riaprisse tutto e subito e con il metro corto.
Pur nella consapevolezza delle oggettive difficoltà della situazione, l’impressione è che si proceda a colpi di strambate, a cambiamenti repentini: prima chiusure tardive e blande per certe realtà, poi blocchi totali a prescindere da ogni altra valutazione e infine aperture che preannunciano e spingono verso una normalità che purtroppo non esiste ancora. Il mio timore è che così finiamo per lasciare sul campo effetti più pesanti di altri Paesi, sia sul piano della salute che su quello economico”.
Queste le principali previsioni per tipologia di esercizio. In tutti i casi potrà essere misurata la temperatura impedendo l’accesso a chi la ha superiore a 37,5.
Ristoranti
Vanno resi disponibili i prodotti igienizzanti per i clienti e occorrerà privilegiare l’accesso tramite prenotazione e l’utilizzo di spazi esterni. Richiesta la distanza di almeno un metro di separazione tra clienti. È vietata la consumazione a buffet. Il personale di servizio deve usare la mascherina e anche i clienti dovranno usare la mascherina quando non seduti al tavolo. Da evitare l’uso di saliere, oliere e menu non disinfettabili dopo l’uso.
Spiagge
Servirà mantenere un metro di separazione tra gli utenti e garantire una superficie di 10 metri quadri per ombrellone. Lettini e sdraio vanno disinfettati ad ogni cambio di persona e deve esserci tra loro la distanza di almeno 1,5 metri.
Strutture ricettive
Richiesto il distanziamento interpersonale di almeno un metro. Gli ospiti devono sempre indossare la mascherina. Servirà aumentare la sostituzione dei pacchi filtranti dell’aria per la ventilazione.
Acconciatori, estetisti, servizi alla persona
Accesso solo tramite prenotazione. Servirà mantenere almeno un metro di separazione tra i clienti. L’operatore deve indossare una mascherina Ffp2. Sono vietati sauna, bagno turco, idromassaggio.
Commercio al dettaglio
Servirà mantenere un metro di separazione tra i clienti. In caso di vendita di abbigliamento, i clienti dovranno avere guanti monouso. I clienti devono indossare la mascherina.
Mercati e fiere
Accessi scaglionati. Servirà mantenere il distanziamento interpersonale e l’utilizzo delle mascherine obbligatorio.
Uffici aperti al pubblico
Bisognerà favorire l’accesso con prenotazione e mantenere almeno un metro di separazione.
Piscine
Divieto di accesso al pubblico che non utilizza i servizi. In vasca massimo una persona ogni 7 metri quadri. I propri abiti vanno riposti nella borsa. Fissati i limiti minimi del cloro in acqua. Prima dell’ingresso in piscina, obbligo di doccia saponata.
Palestre
Distanza di almeno due metri durante l’attività fisica. Obbligo di assicurare la disinfezione delle macchine usate. I vestiti vanno riposti nella borsa personale. Prevista la pulizia delle griglie di ventilazione con alcool etilico.
Manutenzione del verde
Distanza di almeno un metro tra le persone. Una sola persona alla guida delle macchine.
Musei e biblioteche
I visitatori devono sempre indossare la mascherina. Occorre limitare l’utilizzo di ascensori e disinfettare eventuali audioguide.