Stabilizzazioni a Geofor. Prendono l’identità dei connazionali per avere il lavoro, ma sono irregolari sul territorio

Scoperti dai poliziotti di Pontedera e denunciati. Geofor: “I nominativi li avevano forniti i sindacati”
Prendono l’identità dei connazionali senegalesi per essere assunti da Geofor ma sono due irregolari. Una storia che ha dell’incredibile per la fantasia e che ricorda altre vicende di immigrazione, quando ad andare all’estero erano gli italiani.
Nello specifico l’episodio scoperto dai poliziotti del commissariato di Pontedera riguarda due cittadini di origine senegalese, senza permesso di soggiorno che vista l’imminente assunzione e stabilizzazione a tempo indeterminato da parte di Geofor per 158 persone, hanno assunto identità ed esibito i documenti di connazionali che invece erano in regola con i permessi di soggiorno per ottenere il lavoro e vi sarebbero anche riusciti se non fossero intervenuti gli agenti di polizia del commissariato di Pontedera.
Le assunzioni in questione rientrano nelle maxi stabilizzazioni formalizzata nella giornata di ieri 1 maggio e che sono diventate effettive oggi sabato 2 maggio, per lavoratori che prima operavano sempre nello stesso settore dei rifiuti, ma per conto di cooperative che ricevevano in appalto da Geofor la raccolta dei rifiuti.
Ad accorgersi della sostituzione di persona sono stati gli agenti del commissariato che una volta scoperto il meccanismo fraudolento, hanno denunciato i due alla procura della repubblica per sostituzione di persona, generalità false e hanno avviato le pratiche per l’espulsione dall’Italia. Una vicenda che per quanto hanno accertato i poliziotti, anche dopo aver fatto un riscontro della impronte digitali dei due lavoratori con quelle dei reali titolari dei documenti depositate nella banca dati della polizia di Stato, ha coinvolto due cittadini di origine senegalese. Il primo dei due ‘falsi’ lavoratori è un uomo di 36 anni che aveva preso l’identità di un connazionale residente a Pontedera, mentre l’altro, un 30enne aveva preso le generalità di un connazionale rientrato nel paese di origine dopo aveva ottenuto il permesso di soggiorno in Italia.
I poliziotti sono riusciti a fermare il meccanismo fraudolento l’ultimo giorno utile prima che venissero assunti effettivamente a tempo indeterminato da Geofor, evitando che i due posti di lavoro fossero coperti da due persone che non ne avevano diritto.
Ora sicuramente gli investigatori del commissariato approfondiranno la questione per capire come sia stato possibile arrivare alla sostituzione dell’identità di due persone e per capire se qualcuno possa avere avuto un ruolo difavoreggiamento in questa situazione a cominciare dai due connazionali dei denunciati a cui era stata ‘rubata’ l’identità. Intanto Geofor, che è parte lesa nella vicenda, fa sapere che i nominativi degli aventi diritto all’assunzione erano stati forniti dai sindacati, cioè erano stati scelti tra i dipendenti della cooperativa presso cui prestavano servizio. “In presenza di un illecito, – dicono a Geofor – l’azienda compirà tutti gli atti necessari a tutelarsi, compreso la costituzione di parte civile per i danni derivanti dalla questione”.