Coronavirus, si allenta il lockdown. Dal 4 maggio sì alle visite ai familiari e l’attività sportiva lontano da casa. Riaprono molte industrie

Funerali con poche persone e servizio da asporto per bar e ristoranti. Il premier: "Ma se si supera la soglia di allarme si torna indietro"

Dal 4 maggio si potrà andare a trovare i propri familiari all’interno della stessa regione, riapriranno alcune attività produttive, si potrà fare attività motoria e sportiva anche lontano da casa e si inizieranno a celebrare funerali in forma ridotta.

Queste alcune delle principali novità del decreto che entrerà in vigore fra otto giorni e che apre la prima fase di allentamento del lockdown totale in vigore da ormai quasi due mesi.

A presentare le novità è stato il premier Giuseppe Conte con una lunga diretta Facebook e televisiva.

Il premier ha premesso la necessità di responsabilità da parte dei singoli. “Pensiamo – ha detto – a ciò che ciascuno di noi può fare. Dobbiamo rimboccarci le maniche e il governo in questo senso farà la sua parte”.

Il nuovo piano partirà con le prime disposizioni il prossimo 4 di maggio ed è stato studiato dal comitato tecnico scientifico guidato da Colao. “Di sicuro – dice il premier – nella fase di convivenza con il virus dobbiamo continuare ad adottare i dispositivi di protezione. Saranno fissati i prezzi di mercato delle mascherine con un prezzo giusto ed equo per remunerare chi produce. C’è poi un forte impegno del governo a eliminare del tutto l’Iva. Il prezzo, indicativamente, sarà di 0,50 euro per le mascherine chirurgiche”.

Affiancato all’apertura della fase 2 c’è anche l’impegno del governo per il sistema economico. “Dall’ultimo consiglio europeo è arrivato un passo importante avanti: il recovery fund. Sono convin to che la reazione all’emergenza deve essere comune. E questo è uno strumento innovativo che offrirà ai paesi più colpiti una strada più rapida per la ripresa”.

“Sono allo studio – ha spiegato Conte – una serie di misure economiche. Anche perché questo paese non riparte se non ripartono le imprese. Stiamo studiando, come prima cosa, la possibilità del rinnovo automatico del bonus per gli autonomi, senza rinnovare la richiesta ma solo con un clic. Ci saranno più aiuti all’attività di impresa: l’obiettivo deve essere più occupati, non più assistiti. Pensiamo a contributi anche a fondo perduto e anche al sostegno del turismo, che produce dal 13 al 15 per cento del Pil”.

Poi Conte elenca le novità del prossimo decreto. “Dal 4 al 18 maggio – dice – ci sarà una misura generalizzata per lo spostamento, che comunque prevede di mantenere i distanziamenti sociali. Aggiungiamo la possibilità di spostamenti mirati per far visita ai congiunti all’interno della stessa regione. Vogliamo consentire delle visite ai familiari, il tutto nel rispetto delle distanze e con l’adozione delle mascherine protettive ma non saranno possibili riunioni di famiglia allargate. Tra diverse regioni è consentito solo un trasferimento per esigenze lavorative o per motivi di salute. Sarà anche possibile tornare al proprio domicilio e alla propria residenza”.

Una misura sanitaria è prevista per tutti: “Per chi ha febbre oltre 37,5 – dice il premier – c’è l’obbligo di restare a casa e limitare al massimo i contatti sociali. Rimangono poi i divieti di assembramenti in luoghi pubblici e privati e il sindaco potrà anche disporre di chiudere di particolari aree a rischio assembramente. Saranno invece riaperti parchi e giardini pubblici ma con rigoroso controllo delle distanze e con il limite all’ingresso”.

Novità per l’attività sportiva e motoria: “L’attività sportiva non sarà limitata alle vicinanze di casa – ha spiegato Conte – ma dovrà essere svolta a distanza di almeno 2 metri da un’altra persona, distanza che si riduce a un metro per l’attività motoria. Per la ripresa dell’attività sportiva sarano consentite le sessioni di allenamento degli atleti professionisti e dei non professionisti nel rispetto delle norme di distanziamento per le discipline individuali”. Per le discipline di squadra questa data si sposta, invece, al 18 maggio.

Parziale riapertura anche per le cerimonie funebri: “Si è decisa – ha detto – la riapertura per le cerimonie fino a un massimo di 15 persone, possibilmente all’aperto e rispettando le misure di distanziamento sociale”.

Bar e ristoranti potranno fare in maniera diretta attività da asporto. “Ma no agli assembramenti – esplicita Conte – Si engtra uno alla volta e il cibo si consuma a casa o in ufficio ma non davanti al proprio posto di ristoro”.

Parziale riapertura per le attività produttive: “Dal 4 maggio – dice il premier – riapre tutta la manifattura e tutto il settore costruzioni e tutto il commercio all’ingrosso fuinzionale alla manifattura e alle costruzioni sulla base del protocollo stabilito il 24 aprile. È stato poi stabilito un protocollo di sicurezza per i trasporti e nei cantieri cui ci si dovrà attenere. Le aziende si devono predisporre al rispetto assoluto di questo protocollo di sicurezza. Solo così ci avviamo a rallentare il lockdown”.

“Ma la situazione – ha spiegato Conte – deve rimanere sotto controllo: le Regioni dovranno informarci costantemente sulla curva epidemiologica e sulle situazioni di adeguatezza del servizio sanitario regionale. A tre giorni dall’adozione del decreto il ministro della salute indicherà delle soglie sentinella sulla base delle quali intervenire ed, eventualmente, chiudere ‘il rubinetto’”.

Conte, infine, anticipa anche le prospettive future: “Il 18 maggio – ha spiegato – abbiamo in programma una riapertura del commercio al dettaglio. Così come di musei, mostre e biblioteche e degli allenamenti a squadre in campo sportivo. L’1 giugno è la data, invece, in cui vorremmo riaprire più ampiamente bar, ristoranti, centri estetici, parrucchieri e attività per la cura della persona. Ci prendiamo qualche giorno ancora per stabilire i prossimi passaggi”.

“Non avremo – dice in chiusura Conte – un ‘libera tutti’. Non possiamo permetterci di dire si esce tutti. Ci rendiamo conto di alcune cose, ma ci deve essere sempre un motivo per spostarci da casa”.

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