Covid 19, in Toscana tornano a crescere i contagi. Altri 18 morti. Un nuovo positivo a Castelfranco di Sotto

La buona notizia: alla Rsa di Orentano operatori, anziani e religiosi tutti negativi, è Covid free
Un 25 aprile che vede tornare in tripla cifra il numero dei contagi da Coronavirus in Toscana nelle ultime 24 ore. Le Asl hanno contato ben 138 contagi e 18 decessi. Un inversione di tendenza della curva dei contagi, che arriva proprio alla vigilia della parziale riapertura del distretto conciario. Per la cronaca nel Valdarno pisano, secondo i dati della Regione Toscana oggi non vi conterebbero decessi.
In provincia di Pisa i nuovi contagi sono 5 per la Asl, 9 per la Regione. Uno a Castelfranco di Sotto, uno a Ponsacco, 2 a Pisa e uno a Fauglia.
In provincia di Firenza i nuovi contagi sono 75, a Lucca 14, a Prato 9, a Pistoia 9, a Livorno 2, ad Arezzo 4, 2 a Siena, 3 a Grosseto. Numeri che a livello regionale valgono un più 1,6 per cento dei contagi rispetto a ieri e che portano la Toscana dall’inizio della Pandemia a 9.015 persone positive diagnosticate.
Crescono, ma questo è un dato scontato per la statistica, anche i guariti, che ora rappresentano il 5,3 per cento dei contagiati e in totale sono 2109.
Prosegue inesorabile anche la macchina della diagnostica: in Toscana nelle ultime 24 ore ha eseguito 5195 test, in totale attualmente le persone sottoposte a screening per il covid 19 sono state 125.495.
Tra i decessi della ultime 24 ore, 11 sono uomini e 7 donne con un età di media di 78,8 anni. Sul territorio Toscano la triste conta dei decessi ci restituisce questa fotografia 11 le persone decedute nella provincia di Firenze, 3 a Lucca, 1 a Livorno 2 ad Arezzo ed 1 a Siena. A tutt’oggi quindi i morti in Toscana per covid 19 sono 760 dall’inizio dell’epidema con la provincia di Firenze che ha il numero più grande, 239, mentre Pisa si ferma a 69, Lucca a 109, Pistoia a 72, Siena a 26.
Nella ultime 24 ore comunque si è ridotto ancora il numero della persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti Covid che oggi sono complessivamente 853, 44 in meno di ieri, di cui 166 in terapia intensiva, 7 in più rispetto a ieri. E’ il punto più basso raggiunto dal 20 di marzo 2020 per i ricoveri totali. I ricoverati per covid 19 sono il 14,6 per cento degli attualmente positivi (i casi totali da cui sono stati sottratti i casi deceduti ed i guariti), contro la media del 22 per cento in Italia. Il dato pone la Toscana come quint’ultima regione in italia.
La buona notizia: alla Rsa di Orentano è Covid Free, tutti negativi
In Valdarno comunque a differenza di quanto accaduto alle Vele di Fucecchio, c’è una bella notizia: la Rsa di Orentano, nel comune di Castelfrano di Sotto Madonna del Rosario è terminato lo screening su tutti pazienti e gli operatori e religiose che operano nella struttura, sono risultati tutti negativi al Covid 19. Si tratta del secondo screening completo fatto dall’inizio della pandemia.
“Mentre ci rallegriamo perché le durissime misure adottate hanno prodotto il loro effetto – spiegano i vertici della struttura – ci apprestiamo a continuare con la massima serietà, impegno e professionalità di sempre. La gioia è grande per tutti noi e per tutte le famiglie, soprattutto la consapevolezza di aver adottato ogni misura – anche prima del dovuto ed anche più dura del dovuto – per proteggere il bene più grande che abbiamo e cioè i nonni affidati alla nostra assistenza. Il lavoro ancora è lungo ed impegnativo ma con l’impegno e l’aiuto del cielo e di tutti ce la faremo. Un ringraziamento di cuore per la vicinanza ed il supporto al nostro Vescovo Andrea Migliavacca, al Comune di Castelfranco di Sotto alla Asl”.
“È un bel messaggio che ci arriva in questi giorni difficili” ha commentato il sindaco Gabriele Toti. “Le case di riposo – ha aggiunto – sono state spesso al centro di notizie negative. Come si vede ci sono le strutture che hanno assunto atteggiamenti rigidi permettendo ad oggi di evitare il propagarsi del coronavirus. È sicuramente pesante rinunciare alle visite per i familiari degli ospiti, ma è anche grazie a quel sacrificio che il virus non si è propagato”.