Coronavirus, chiusi e parchi e San Rossore. Circa 40mila messaggi invitano a stare a casa



Dal pomeriggio e fino a sera i cittadini dei comuni dell’Empolese Valdelsa hanno ricevuto il messaggio della Protezione civile
“E ma il Decreto non le vieta le passeggiate”. Visto che non c’è più sordo di chi non vuol sentire, i sindaci corrono ai ripari e per arginare l’emergenza sanitaria coronavirus, sono arrivati a chiudere viali a mare, parchi e persino la riserva di San Rossore. Perché non è importante quanto spazio si ha a disposizione, l’importante è stare a casa.
Dal tardo pomeriggio di ieri 13 marzo, la protezione civile dell’Unione dei comuni dell’Empolese Valdelsa ha inviato a quasi 40mila utenze un messaggio registrato dai sindaci per invitare tutti i cittadini a non uscire di casa se non per reali necessità, a tutela della salute propria e degli altri.
“E’ stata la prima volta che utilizziamo questo servizio – spiega Paolo Masetti delegato alla Protezione Civile dell’Unione – e molti cittadini di diversi comuni, Empoli in particolare, ci hanno segnalato di avere ricevuto il messaggio ad un’ora più che tarda nonostante la fine dell’invio fosse prevista per le 21,30. Anche se non dipendente dalla nostra volontà mi scuso per il disagio arrecato ma allo stesso tempo, a nome di tutti i sindaci, ribadisco l’importanza di quel messaggio e del principale comportamento che suggerisce: stare a casa. Da come ci stiamo comportando in questi giorni dipende la contabilità dei casi positivi e dei possibili decessi che dovremo affrontare nelle prossime settimane”.
Intanto la sindaca di Empoli Brenda Barnini, dalla sua quarantena volontaria, ha inviato la polizia municipale a chiudere i parchi, pieni nonostante i divieti (qui la regola).
Ringraziando “tutti i concittadini che stanno rispettando le regole mostrando un alto senso civico”, il sindaco di San Giuliano TermeSergio di Maio ha deciso di chiudere “da domenica 15 marzo l’accesso al Parco della Pace Tiziano Terzani di Pontasserchio e al parco Luciano Pratali nella frazione di Ghezzano, di fronte alla residenza universitaria dei Praticelli”.
“Deve essere chiaro – ha detto – che solo insieme si supera questa difficile situazione e sono convinto che ce la faremo. Ma non possiamo più permetterci assembramenti di persone anche all’aria aperta”. Per quanto riguarda le altre aree a verde e gli argini, compreso quello di Pontasserchio dietro il teatro Rossini, “invito caldamente a evitare raggruppamenti di persone nonostante le belle giornate che sono capitate e che capiteranno: sono comportamenti sbagliati, incivili, menefreghisti della salute pubblica. Non è giusto che i comportamenti virtuosi siano mortificati dalla mancanza di rispetto da parte di chi non ha senso civico”.
Anche a San Rossore, per effetto del decreto governativo dell’11 marzo, sono chiusi il centro visite, l’ippodromo, il bar e i ristoranti. Nei giorni di sabato e domenica, per evitare ogni forma di assembramento, l’accesso è permesso esclusivamente ai residenti nella Tenuta, al personale delle caserme dei carabinieri e dalla base degli incursori, ai dipendenti dell’ente che devono svolgere attività lavorativa come le guardie del Parco e il personale dell’azienda agricola.