Italia (semi) chiusa per coronavirus. Restano i servizi essenziali

Con tutti i protocolli di sicurezza, restano aperti alimentari, farmacie e settori indispensabili
Chiusi negozi, bar, pub e ristoranti che potranno però, organizzare le consegne a domicilio. Chiudono anche parruchieri, centri estetici e servizi mensa. E’ un Paese con le saracinesche abbassate quello che si prepara alla notte. Da domani 11 marzo, l’Italia chiude. Restano garantiti i servizi essenziali ma non si esce. Basterà questo, forse, a farci rinunciare alle passeggiate perché serve limitare la libertà di tutti per togliere qualche vizio a qualcuno.
E il presidente del consiglio dei ministri Giuseppe Conte lo ha fatto. Da domani giovedì 12 marzo, quando il suo ultimo decreto sarà operativo, in Italia si uscirà di casa solo per fare la spesa, in pratica. Perché sono agevolate e consigliate le “modalità del lavoro agile, incentivate ferie e mobilità”. Saranno chiusi “i reparti aziendali che non sono necessari e gli altri potranno restare aperti ma solo se attuano tutte le misure e i protocolli di sicurezza”.
Resta garantito lo svolgimento di servizi pubblici essenziali e attività che servono al mantenimento di quelle attività rimaste aperte, ivi comprese le attività agricole. Restano aperte edicole e tabacchi e saranno garantiti i servizi bancari e postali.
Conte ha ringraziato gli italiani per i sacrifici fatti ma, ha detto, “al primo posto c’è la salute”. Ha annunciato due settimane di stop, spiegando che gli effetti di queste misure non saranno evidenti da subito. “Non e’ facile ma le vostre rinunce stanno offrendo un grande contributo prezioso al Paese. L’Italia sta dando prova di essere una grande nazione, una grande comunita’”.
Il presidente del consiglio dei ministri ha poi aggiunto: “A breve nominerò un commissario delegale, per potenziare la risposta delle strutture ospedaliere all’emergenza sanitaria. Sarà un commissario che avrà ampio potere di deroga e lavorerà soprattutto per la produzione e la distribuzione di attrezzature per terapia intensiva e sub intensiva. Sarà Domenico Arcuri, che si coordinerà con Borrelli”.