Coronavirus, nessuna ordinanza dai sindaci del comprensorio del Cuoio. Intanto una famiglia di Montopoli è bloccata in Cina

I tre ragazzi di bambini di Fucecchio che erano in quarantena volontaria sono rientrati a scuola

Nessun sindaco del comprensorio del Cuoio ha firmato ordinanze che riguardano quarantena con sorveglianza attiva nei rispettivi Comuni.

Stando alle informazioni provenienti direttamente dai sindaci non ci sarebbero casi di persone rientrate dalle zone a rischio, cioè la Cina o le zone rosse di Veneto e Lombardia o di persone che sono entrate in contatto con quelle infette dal Covid-19, quattro finora in Toscana, in attesa di validazione dell’Istituto superiore di sanità.

Una famiglia con un bambino di Montopoli in Valdarno, invece, si trova in Cina al momento e, per adesso, non ci sono disposizioni per il suo rientro. Il ragazzo frequenta la scuola a Montopoli e, secondo quanto prevede l’ultima ordinanza emessa dalla Regione, chiunque rientri dalla Cina o da altre zone a rischio, deve contattare il sistema sanitario regionale (055.5454777) per effettuare tutti i dovuti controlli.

La non presenza della famiglia nella loro abitazione è stata accertata dalla polizia municipale questa mattina (26 febbraio). Dopo una segnalazione che indicava la presenza di persone di ritorno dal Capodanno cinese, gli agenti hanno potuto verificare, muniti di dispositivi di protezione individuale, che il nucleo comporto da tre persone, in realtà non è ancora tornato.

“La situazione è monitorata dalla polizia municipale – ha detto l’assessore con delega Roberta Salvadori – che è tornata anche nel pomeriggio di oggi per acquisire altre informazioni”.

“Non sono giunte notizie in merito al rientro – ha detto Giovanni Capecchi, sindaco di Montopoli in Valdarno – Per il momento rimaniamo in contatto costante con la scuola e con il sistema sanitario. Ricordo che in caso di rientro la famiglia deve contattare direttamente i numeri che sono stati attivati per l’emergenza. Al momento, nel nostro comune, non risulta la presenta di altre persone di rientro da luoghi a rischio o casi di isolamento”.

Sono invece rientrati a scuola regolarmente i tre bambini di Fucecchio che erano andati in quarantena volontaria perché rientrati dalla Cina. I 14 giorni previsti sono trascorsi abbondantemente senza che si presentasse alcun sintomo. Per questo hanno potuto riprendere tutti i loro impegni quotidiani. “Stanno bene – ha detto Alessio Spinelli, sindaco di Fucecchio – sono sempre stati in salute e il periodo di incubazione è trascorso già da diversi giorni. Noi intanto abbiamo attivato una campagna informativa in diverse lingue, diffondendo anche il decalogo delle pratiche di prevenzione fornito dall’Istituto superiore di sanità. Oltre all’italiano, anche il cinese, l’inglese, il francese e l’arabo. Niente ordinanze. Siamo in contatto con le autorità della comunità cinesi a cui trasmettiamo costantemente le informazioni”.

Stessa situazione, invece, a Santa Maria a Monte e Castelfranco di Sotto, dove non ci sono né isolamenti né persone attualmente in Cina. “Non ho firmato alcuna ordinanza – ha detto Gabriele Toti, sindaco di Castelfranco di Sotto – Nessuna conceria ha chiuso per il nuovo coronavirus, anzi, invito tutti a dare credito soltanto alle fonti ufficiali”.

“Non ho firmato niente– ha detto Ilaria Parrella, sindaco di Santa Maria a Monte – siamo in contatto con le autorità sanitarie che non ci hanno segnalato alcun caso, nemmeno di isolamento precauzionale”. Nessuna ordinanza nemmeno per Simone Giglioli, il sindaco di San Miniato.

È notizia di ieri (25 febbraio), invece, la firma dell’ordinanza per attivare la misura della quarantena con sorveglianza attiva nei confronti di una famiglia residente a Ponsacco. L’ordinanza è stata fatta su richiesta dell’Azienda Usl Toscana nord ovest e in accordo con il prefetto per prevenzione, dato che la famiglia era entrata in contatto con una persona risultata positiva al test.

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