Truffa dello specchietto a colpi di 3mila euro, nei guai mamma e figlia di San Miniato

Sono 5 gli episodi contestati finora, tutti ai danni di ultra 75enni
Le vittime preferite erano uomini ultra 75enni, meglio se ultra 80enni. Un “lavoretto facile”, quello della truffa dello specchietto che, secondo le indagini dei carabinieri di Livorno, tra marzo e aprile dello scorso anno, a due donne avrebbe fruttato più di 10mila euro. In custodia cautelare si trovano ora madre e figlia, una 30enne e una 50enne identificate a San Miniato.
Almeno 5 gli episodi contestati dai carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Livorno che hanno arrestato le due con il supporto di personale della compagnia di San Miniato e su ordine della Procura per il reato di truffa aggravata poiché commessa ai danni di persone anziane. Una delle due donne è stata fermata in provincia di Livorno e l’altra, qualche ora dopo, l’hanno trovata gli uomini di San Miniato in uno dei domicili noti.
Le indagini sono partite da diverse denunce, accomunate da identica versione dei fatti: una donna urta la carrozzeria dell’auto che stanno guidando, scendono dal mezzo e si trovano la coppia, con una delle due che lamenta un danno al costoso orologio e ne richiede il risarcimento. In comune anche il resto della storia: una telefonata alla “compagnia assicuratrice” del veicolo che suggerisce un più conveniente accordo bonario e immediato.
Le indagini hanno portato i militari a contestare, al momento, 5 episodi specifici avvenuti tra 19 marzo e 16 aprile 2019 a Cecina, San Vincenzo e Rosignano Marittimo. Ma le due donne risultano non occupate ed è impossibile escludere che non ce ne siano altri a loro imputabili.
Nel corso delle perquisizioni domiciliari sono stati rinvenuti quattro orologi non di pregio, utilizzati probabilmente dalle indagate per le truffe e sono stati sequestrati capi di abbigliamento corrispondenti a quelli delle denunce.
Le due si trovano in custodia cautelare in casa, con indosso il braccialetto elettronico.