


“Per la maggior parte del gruppo, rifiuti e decoro urbano non sono argomenti di rilievo”
“Ci siamo sentiti in dovere di uscire da questo gruppo“. Il perché, Tiziano Del Bene e Francesco Salucci lo hanno già spiegato all’amministrazione comunale oggi 14 gennaio, il giorno dopo quello in cui sono state elette le consulte di frazione di Montopoli Valdarno.
Forse le uniche, di certo le prime dimissioni, sono entrambe nella consulta di Capanne che resta comunque operativa, avendo ben più dei tre membri minimi richiesti. Una decisione sofferta di sicuro, perché decidere di mettersi a disposizione per “raccogliere lamentele” e organizzare cose non è facile, ma anche perché sarebbe stata la naturale prosecuzione di un percorso già portato avanti per gli scorsi 5 anni.
“La Consulta – spiegano Tiziano Del Bene e Francesco Salucci – è un organo apolitico. Nel momento in cui palesemente abbiamo percepito il contrario, per il rispetto che abbiamo verso le istituzioni e i cittadini di Capanne, abbiamo deciso di dare le dimissioni. Lo scopo di una consulta è quello di ascoltare qualsiasi problema o necessità del cittadino residente nella frazione senza guardare il colore politico o l’etnia e riportarli al Comune perché vengano risolti. Ed è quello che, da membro della ‘vecchia consulta’, ho sempre fatto negli ultimi 5 anni”.
Una scissione di sostanza non solo di forma, spiegano, che muove dalla differenza tra politica e amministrazione. “Ci siamo accorti che per la maggior parte del nuovo gruppo non sono argomenti di rilievo – e quindi non degni di troppa importanza – cose per noi fondamentali e proprie della consulta, come decoro urbano, erba alta sulle curve che invade carreggiate, lampioni non funzionanti che tengono famiglie al buio in alcune vie, sacchetti immondizia abbandonati, manto stradale o ostacoli per i pedoni. Per questo non ci siamo sentiti di restare lì”.
Perché “ci resta un dubbio grande: a cosa serve la consulta quando ti dicono che se uno ha un bisogno non si deve rivolgere alla consulta ma alzare il telefono e chiamare il Comune?”.