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Volatili fatti a pezzi e sparsi per strada: un altro macabro ritrovamento a San Romano

5 gennaio 2020 | 15:12
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Volatili fatti a pezzi e sparsi per strada: un altro macabro ritrovamento a San Romano

Inspiegabile escalation nella frazione di Montopoli. E c’è chi pensa ad un maniaco

Brandelli di carne e ossa sparse per la strada e nelle aiuole. È questa la macabra scoperta in piazza Maffei a San Romano, nel comune di Montopoli in Valdarno. Non è la prima volta che l’area è scenario di ritrovamenti sconcertanti. Questa volta, però, chiusi in sacchetti di plastica e gettati sull’asfalto c’erano dei volatili, insieme ad altri pezzi di carne.

La segnalazione arriva da un abitante della zona che ha documentato il ritrovamento con delle foto e le ha inviate alla consigliera d’opposizione Lara Reali, del gruppo Montopoli del cambiamento. L’uomo è rimasto basito ancora una volta dal ritrovamento di esemplari morti soprattutto perché si tratta di una zona residenziale e non boschiva. Poi, comprensibile è la preoccupazione per i rischi igienici che questi possono comportare, oltre che, chiaramente, lo sgomento per le povere bestie.

“Ancora una volta – ha detto Reali – un macabro ritrovamento di pezzi di carne animale. Una situazione che non si riesce a spiegare e che perdura ormai tanto tempo. Da un mese e mezzo si trovano resti di animali: abbiamo iniziato con un maialino, poi, circa 20 giorni fa, il costato sempre di maiale. Oggi è toccato agli uccellini che, secondo una prima analisi visiva di un esperto cacciatore, non è da escludere che siano una specie protetta”.

I passerotti ritrovati a San Romano sarebbero oggetto di un divieto assoluto di caccia che, se non rispettato comporterebbe anche la denuncia penale per l’uccisione. Ma al di là della specie in questione, che saranno analisi più approfondite ad accertare, resta il carattere misterioso e inspiegabile del gesto. Quello che non si capisce è perché sono state abbandonate le carcasse in un’area abitata. Ammettendo anche che il problema fosse lo smaltimento degli animali, sarebbe stato più intuitivo e al sicuro da occhi indiscreti gettarli in bosco. Pur rimanendo un gesto deplorevole e macabro, si intende, ma comunque nascosto.

“Sarebbe interessante capire – continua Lara Reali – perché in quella zona succedono certe cose. Non sono cose normali. E poi, alla luce dei nuovi ritrovamenti, sarebbe utile anche sapere a che punto sono le indagini che l’assessore Roberta Salvadori aveva annunciato dopo le prime terribili scoperte”.