Il bilancio |
Cronaca
/

Polizia postale, quasi 1000 denunce nel 2019 in Toscana

31 dicembre 2019 | 15:10
Share0
Polizia postale, quasi 1000 denunce nel 2019 in Toscana

In aumento le truffe on line. Giro di vite su cyberbullismo e pedopornografia anche nelle chat private

Un anno di successi per la polizia postale e delle comunicazioni.

Notevole lo sforzo per la prevenzione e il contrasto della criminalità informatica in generale. Il compartimento polizia postale e delle Comunicazioni per la Toscana nel corso dell’anno ha denunciato 992 persone, ha effettuato 6 arresti e 61 perquisizioni. Nell’ambito dei reati relativi allo sfruttamento sessuale dei minori online, nell’anno in corso, ha indagato 53 persone ed effettuato 4 arresti. Le indagini relative al fenomeno dell’adescamento di minori online, invece, hanno consentito di indagare 18 soggetti.

Un fenomeno particolarmente insidioso che ha fatto breccia tra giovani e giovanissimi è rappresentato dagli stickers, fenomeno in crescente diffusione, che consiste nella condivisione, sulle piattaforme di messaggistica istantanea, di adesivi digitali gratuiti, a contenuto offensivo, violento, discriminatorio, antisemita, nonché pedopornografico. Attualmente sono stati rilevati due casi di stickers, conclusisi con il coinvolgimento di circa 20 minori di cui 2 indagati per diffusione e detenzione di materiale pedopornografico.

Nell’ambito dei reati contro la persona perpetrati sul web, dal mese di gennaio ad oggi, sono state indagate 179 persone, per aver commesso estorsioni a sfondo sessuale, stalking, molestie e minacce sui social network, diffamazione on line.

Si registra la continua crescita delle truffe on line: nel 2019 sono state indagate 617 persone ed è stato effettuato un arresto. Sempre più sofisticate sono state le condotte fraudolente commesse sulle piattaforme di e-commerce. Sono aumentate le cosiddette truffe romantiche, che vedono come vittime delle donne di età compresa tra i 40 e i 60 anni, circuite da uomini conosciuti in rete e indotte con stratagemmi sentimentali a versare ingenti somme di denaro a truffatori senza scrupoli.

Si è evidenziato un significativo aumento del fenomeno delle truffe legate al trading online: molti utenti della rete, allettati dalla prospettiva di facili guadagni derivanti da investimenti “sicuri”, sono caduti nella rete di abili truffatori e finti intermediari finanziari investendo centinaia di migliaia di euro.

Nell’ambito della prevenzione e del contrasto al terrorismo internazionale di matrice jihadista ed, in particolare, ai fenomeni di radicalizzazione sul web, il personale del compartimento effettua quotidianamente il monitoraggio del web, affiancato da qualificati mediatori linguistici e culturali, il cui contributo, per la peculiarità della materia e dei relativi contenuti multimediali presenti sulla rete, fornisce un valore aggiunto di fondamentale importanza.

In tale contesto, il compartimento ha svolto attività sia di iniziativa, sia su specifica segnalazione, al fine di individuare i contenuti illeciti presenti all’interno degli spazi e servizi di comunicazione online di ogni genere, come, ad esempio, siti, weblog, forum, board, social network e gruppi chiusi presenti su piattaforme di comunicazione.
L’attività, funzionale al contrasto dei fenomeni di radicalizzazione e cyberterrorismo, ha portato al monitoraggio di oltre 792 spazi virtuali di cui 26 sottoposti a una visione costante. Nell’anno in corso è stato identificato ed indagato un soggetto che è risultato essere l’autore di un messaggio online con il quale veniva minacciato un omicidio di massa a New York per il 26 novembre.

Inoltre, al fine di contrastare la presenza sul territorio italiano di gruppi aventi tra i propri scopi l’incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici e nazionali, il personale della polizia postale ha collaborato con gli uffici della polizia di prevenzione per l’esecuzione di perquisizioni informatiche nei confronti di 10 soggetti dislocati sul territorio toscano.

Con riferimento al financial cybercrime, le statistiche dell’anno in corso fanno registrare ben 100 persone denunciate ed una arrestata.
Il fenomeno del phishing, finalizzato alla captazione illecita di codici personali e dati sensibili, conosce un notevole aumento soprattutto attraverso il ricorso a malware e siti-clone. In aumento, tuttavia, sono anche i casi riguardanti il cosiddetto Vishing (phishing vocale) e Smishing (phishing attraverso messaggi ed sms).

La violazione dei sistemi bancari di privati ed imprese vede un aumento nel ricorso alle tecniche criminali del cosiddetto Sim-Swap. La Swap Sim è una avanzata tipologia di frode informatica articolata in vari passaggi. Una volta individuata la vittima si procede alla acquisizione dei suoi dati e delle credenziali di home banking tramite tecniche di hacking ovvero di ingegneria sociale; successivamente, utilizzando documenti falsificati ad hoc, si sostituisce la sim card della vittima e, attraverso lo stesso numero telefonico, si ottengono dalla banca le credenziali per operare sul conto corrente on-line.

Il tessuto economico-produttivo della Regione continua ad essere oggetto degli attacchi noti a livello mondiale con le espressioni Bec e Ceo Fraud. Scopo delle organizzazioni criminali è quello di intromettersi nei rapporti commerciali tra aziende dirottando ingenti somme verso conti correnti nella disponibilità dei truffatori. Il Bec (business e-mail compromise) fraud o Ceo (Chief executive officer) fraud sono la moderna applicazione della tecnica di attacco denominata “man in the middle”.

Nonostante la difficoltà operativa di bloccare e recuperare le somme provento di frode informatica, soprattutto perché inviate verso paesi extraeuropei (Cina, Taiwan, Hong Kong), grazie alla tempestività d’intervento il compartimento polizia postale e delle comunicazioni per la Toscana ha potuto bloccare e recuperare alla fonte, su una movimentazione di circa 1,5 milioni ben 900mila euro.

Le attività di prevenzione

Fra le campagne di prevenzione, rivolte in particolari ai giovani, si evidenzia la settima edizione della campagna itinerante della Polizia postale e delle comunicazioni Una Vita da Social, che in Toscana ha ospitato le tappe di Firenze e Livorno. Un progetto dinamico, innovativo e decisamente al passo con i tempi, che si avvicina alle nuove generazioni evidenziando sia le opportunità del web che i rischi di cadere nelle tante trappole dei predatori della rete, confezionando un vero e proprio manuale d’uso, finalizzato ad evitare il dilagante fenomeno del cyberbullismo e tutte quelle forme di uso distorto della rete in generale e dei social network.

Inoltre sugli stessi temi si segnala la campagna esclusivamente toscana del Patentino digitalecondotta con la collaborazione della Regione Toscana, dell’Istituto degli Innocenti di Firenze e del Corecom Toscana, con le tappe di Figline Valdarno, San Piero a Sieve e San Casciano Val di Pesa.

Infine il compartimento ha partecipato con un proprio stand informativo ai cinque giorni dell’importante evento, ormai di richiamo nazionale, del Lucca Comics.

Nel corso dell’anno sono stati realizzati incontri educativi su tutto il territorio toscano raggiungendo migliaia di studenti, nonché genitori e docenti.

Il commissariato on line

Il portale del commissariato online è divenuto il punto di riferimento specializzato per chi cerca informazioni, consigli, suggerimenti di carattere generale, o vuole scaricare modulistica e presentare denunce.

Uno strumento agevole che consente al cittadino, da casa, dal posto di lavoro o da qualsiasi luogo si desideri, di entrare nel portale ed usufruire dei medesimi servizi di segnalazione, informazione e collaborazione che la polizia postale e delle comunicazioni quotidianamente ed ininterrottamente offre agli utenti del web.

Di particolare importanza le denunce e le segnalazioni giunte on-line per i reati di cyberbullismo, perpetrati soprattutto in ambito scolastico da parte di studenti nei confronti di compagni e perpetrati attraverso i social media, con atti denigratori e diffamatori nei confronti delle giovani vittime. Alcune attività sono sfociate nell’emissione da parte dei questori di provvedimenti di ammonimento anche al fine di responsabilizzare minori autori del reato.

I dati parlano di 22853 richieste di informazioni evase, 20622 segnalazioni ricevute dai cittadini e 10409 denunce presentate dagli utenti.