Intossicati fuori pericolo, una donna la più grave

9 gennaio 2019 | 18:59
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Intossicati fuori pericolo, una donna la più grave

Due casi di intossicazione da monossido carbonio a distanza di poche ore l’uno dell’altro nel territorio del Valdarno pisano, tutti fortunatamente senza gravi conseguenze o quasi. Il caso che rimane più grave è quello di Santa Croce sull’Arno(leggi qui) che si è verificato nella serata di ieri 8 gennaio in via Buozzi. Delle 5 persone coinvolte nell’intossicazione la donna che ha dato l’allarme, al momento sembra essere la più grave anche se non è, fortunatamente, in pericolo di vita.

I medici dell’ospedale San Giuseppe di Empoli, infatti hanno disposto per lei un trattamento iperbarico nel nosocomio di Firenze, visto che sembrerebbe avere respirato una quantità maggiore di monossido di carbonio, gli altri membri della sua famiglia tra cui 3 bambini, invece sono fuori pericolo, due sono stati trattenuti in osservazione all’ospedale di Empoli e altri due invece sono stati dimessi.
Fuori pericolo anche le tre persone rimaste intossicate a Montecalvoli(leggi qui) a causa del malfunzionamento della caldaia di riscaldamento di casa, anche per loro molto spavento ma alla fine i medici dell’ospedale Lotti di Pontedera, dove sono state ricoverate le tre persone hanno escluso complicanze.
In entrambi i casi sono intervenuti sia i vigili del fuoco, che il personale sanitario inviato dal 118 di Pistoia e i carabinieri, che hanno verificato eventuali difformità o anomalie della abitazione, ma non hanno riscontrato niente di particolare, i due incidente infatti sono da imputarsi, nel primo caso all’utilizzo di un braciere da parte degli abitanti della casa in via Buozzi a Santa Croce e nel secondo caso a un problema fortuito dell’impianto di riscaldamento.