Basta un niente per attirare l’attenzione. Anche un sacchetto o una semplice busta dalla spesa, lasciati lì sul sedile per qualche minuto prima di tornare alla macchina ed ecco che immediato parte il raid contro la vettura. Pochi istanti, giusto il tempo di rompere il finestrino e arraffare quel poco che si trova. Succede spesso anche fra i comuni del comprensorio. Ma succede sempre più di frequente al cimitero di San Miniato, all’interno del piccolo parcheggio di fronte all’ingresso laterale.
A segnalare il caso sono gli stessi cittadini, all’indomani del nostro articolo della scorsa domenica, con il quale il Cuoio in Diretta aveva dato conto della petizione lanciata da un paio di settimane contro il degrado del cimitero urbano (leggi qui Cemento a vista e infiltrazioni, petizione per il cimitero). Una questione finita anche sui banchi dell’ultimo consiglio comunale, attraverso le parole del consigliere Carlo Corsi (Forza Italia) contro la decisione dell’amministrazione di “dirottare”, ancora una volta, le risorse stanziate per il restauro dei colombari. A quanto pare, però, non sono solo le infiltrazioni d’acqua e i muri scrostati a flagellare la pazienza di chi frequenta il cimitero. “Nell’ultima settimana – ci racconta un cittadino, facendo riferimento ai giorni a cavallo tra luglio e agosto – sono state almeno sette le auto colpite dai ladri. Una media di un raid ogni giorno”. In ogni caso, difficilmente sono stati trovati nelle auto oggetti di valore, ma ad attirare l’attenzione sono stati quasi sempre sacchetti della spesa, abbandonati sul sedile dopo aver fatto tappa al supermercato. Qualche volta mancavano all’appello alcuni oggetti, ma nella maggior parte dei casi a mancare era solo il finestrino, ridotto in frantumi da qualcuno che evidentemente vive di espedienti, rubando dalle auto quel poco che trova. Per questo i cittadini chiedono l’installazione di una telecamera, almeno nel parcheggio dell’ingresso laterale. All’ingresso principale, infatti, la presenza del negozio di fiori garantisce almeno un po’ più di tranquillità a chi lascia l’auto per far visita ai propri cari. Ma il negozio non può far niente, invece, contro un altro problema che affligge il cimitero: quello degli irriducibili del rifiuto selvaggio. Nel mirino ci sono i cassonetti posizionati all’ingresso del cimitero, che qualcuno ha deciso di utilizzare come soluzione per evitare la raccolta differenziata porta a porta. “Al mattino tutto bene – racconta il cittadino – ma dalle 13 alle 15, quando la fioraia è chiusa, inizia il via vai. Alle tre del pomeriggio c’è di tutto: venerdì scorso c’era pure un materasso”. Ad ogni modo, di fronte a casi come questi, resta difficile pensare ad una totale incapacità di qualche cittadino di adattarsi alla raccolta porta a porta, a meno che non si tratti di utenze ‘fantasma’, magari sconosciute agli uffici comunali ai fini della Tari, che in questo modo pensano di poter restare ancora nell’ombra. Anche in questo caso, la richiesta dei cittadini è di ricorrere alle telecamere.
Giacomo Pelfer