
Organizzavano il colpo, arrivavano in Toscana per eseguirlo e poi tornavano a casa. Come fantasmi apparivano e sparivano con i soldi, forti di una professionalità maturata con l’esperienza e dei giusti mezzi. Oltre che di persone diverse sulle quali poter contare. Tra i colpi contestati alla banda dei bancomat, ci sono anche quelli agli sportelli di Galleno e Santa Croce sull’Arno dello scorso settembre (Doppio colpo agli sportelli bancomat del Cuoio – Foto). Sono dieci le persone arrestate, componenti di una banda dedita ai furti ai bancomat tra centro e sud Italia, colpi che in due anni hanno fruttato almeno 230mila euro.
Le custodie cautelari, nella mattina di oggi 7 maggio, sono state eseguite dai carabinieri di Teramo a Teramo e nel Foggiano. Secondo le risultanze, gli arrestati avrebbero messo su la banda responsabile di una serie di assalti ai bancomat tutti o quasi con l’ausilio di esplosivo. La svolta alle indagini è di qualche mese fa: dopo un colpo, era stato possibile risalire agli autori di circa dieci dei complessivi 21 assalti oggetto di indagine, la maggior parte fatti con esplosivo e messi a segno dal 20 ottobre 2016. L’indagine aveva poi portato gli investigatori ad arrestare ben due dei banditi. Determinante è stato anche il ritrovamento di una macchina con targa rubata e con all’interno materiale necessario all’esplosivo e una serie di oggetti per lo scasso.
Tra gli arrestati, tutti tra 21 e 58 anni, c’è un solo toscano, di Barberino del Mugello e di 33 anni. Oltre a quelli al Montepaschi di Galleno e Carife di Santa Croce sull’Arno, alla banda vengono contestati cinque colpi agli sportelli bancomat della provincia di Teramo messi a segno tra luglio e settembre 2017, uno nell’Ascolano e uno fallito a Barletta.
I colpi hanno fruttato alla banda somme tra 14 e 95mila euro, per un totale che sfiora i 230mila euro.