Furti e rapine su treni, anche a San Romano. Presa baby gang

Era salita sul treno a Pontedera diretta a Firenze. Nella fermata di San Romano, però, la ragazza è stata avvicinata da un ragazzino minorenne che le ha strappato di mano il telefono cellulare ed è sceso di scatto dal treno. Era l’agosto del 2017 quando l’episodio è accaduto. Uno dei colpi di una banda di ladri minorenni che, secondo gli uomini della Polfer Toscana, non esitava a usare la violenza, trasformando i furti in rapine.
Una banda, sgominata dalla squadra di Pg del compartimento Polfer per la Toscana in seguito a una capillare attività di indagine. I minori, secondo le indagini della Polfer, agivano a bordo di treni regionali, 4 gli episodi accertati: tre furti con strappo e una rapina ai danni di quattro viaggiatori, in altrettante diverse azioni. Gli investigatori, con competenza a livello regionale, con la collaborazione della sezione della Polizia Ferroviaria di Pisa, sulla base delle denunce hanno acquisito le varie immagini registrate a bordo dei treni regionali dove si erano consumati i reati e le immagini delle stazioni interessate agli eventi criminosi. Dopo una minuziosa attività investigativa gli agenti ricostruivano i 4 delitti consumatisi tra il maggio e il settembre 2017. Oltre a quello di San Romano, a maggio 2017 in tre hanno rapinao una pendolare nella stazione di San Frediano, causando alla donna, oltre al danno economico del telefono sottratto, lesioni guaribili in 25 giorni, in quanto la vittima – alla quale gli stessi avevano strappato con violenza lo smartphone – è stata strattonata e trascinata per terra lungo il binario, riportando cosi un trauma facciale. A settembre 2017, tra le stazioni di Cascina e Navacchio, stessa sorte toccava a un ragazzo minorenne italiano che la gang aveva adocchiato a bordo di un treno regionale, al quale veniva sottratto il telefono e, pochi giorni dopo e sempre su un treno regionale, ai danni di una cittadina orientale. I tre ragazzi agivano insieme pianificando il loro operato: dopo il sopralluogo del convoglio e dopo aver individuato la vittima isolata e senza testimoni, attendevano l’arrivo del treno in una stazione lungo la linea e agivano con rapidità e con una suddivisone ben distinta dei ruoli, ovvero due pali che osservavano l’eventuale presenza di testimoni e per un eventuale supporto se la vittima avesse reagito ed un terzo complice che eseguiva materialmente il furto. I tre ragazzi sono stati denunciati. Nel frattempo uno dei tre è diventati maggiorenne.