





Sono rimasti lì seduti per circa 20 minuti, aspettando che le automobili smettessero di passare. Hanno fatto pipì su una siepe, chiesto una sigaretta, girottolato come se fossero lì per caso, come si fa in una sera qualunque. Poi, quando il traffico si è fermato e Santa Croce s’è messa a dormire hanno messo a segno il primo colpo, al RistoBar Santa Cruz, in un terrificante raid tra i negozi di Santa Croce e fino a San Donato che è proseguito almeno fino alle 6,30, quando hanno raggiunto e devastato la gelateria La Piazzetta di San Donato. In mezzo ci sono la sede della Misericordia, una ferramenta in centro storico, una lavanderia in via provinciale Francesca Sud, un parrucchiere e chissà chi altro. Per un bottino di qualche decina di euro, alla fine, i banditi si sono lasciati dietro una scia di ingenti danni.
Al Santa Cruz hanno colpito tra mezzanotte e 25 e mezzanotte e 35, hanno preso un tombino dalla strada e lo hanno usato come ariete contro il vetro antisfondamento del Ristobar Santa Cruz. Hanno aperto un varco grande quando un braccio e hanno aperto il maniglione antipanico della porta. “Hanno provato a passare dalla finestra – racconta Alessandro Scarpanti -, tanto che hanno rotto la zanzariera, ma non sono riusciti. Quando sono arrivato al lavoro, poco dopo le 5, come ogni mattina, ho trovato la vetrata sfondata e tutto in disordine. Io in negozio non lascio niente, ma il danno è tanto e anche la sensazione di impotenza e la rabbia che ti resta addosso. Io insegno ai miei figli il rispetto delle regole e il senso del dovere, ma poi loro vedono questo”. Alzarsi alle 4 per andare a lavorare e poi trovarsi a fare la conta dei danni, questo il dispiacere più grande, che diventa frustrazione, alla lunga. I ladri, due quelli ripresi dalle telecamere di videosorveglianza del bar, una volta dentro si sono scagliati contro il registratore di cassa: con la stessa violenza con cui hanno devastato la vita di Alessandro, lo hanno rotto per rubare qualche spicciolo. Hanno rubato anche diversi pacchetti di ‘gomme’, che sono stati ritrovati buttati nei marciapiede vicino. Qualcuno aveva provato già un mese fa a entrare nell’attività: anche quella volta le telecamere avevano ripreso due persone.
Erano le 3 precise quando due persone hanno raggiunto un negozio di parrucchiere di Santa Croce, Doti Coiffeur: è stato il vicino, sceso per intervenire, a far desistere i due sbandati.
Tra le 5 le 6, invece, i ladri sono andati alla ricerca di qualcosa da arraffare nella ferramenta di Stefano Zingoni in via Leoni, nel centro storico di Santa Croce. “Erano passate da poco le 5 – racconta Zingoni – perché una persona che abita qui vicino ha raccontato di aver visto a quell’ora un gruppo di persone davanti il negozio”. Forse con una spallata e una pedata ben assestata, il gruppo è riuscito ad aprire la porta a fianco della vetrata di ingresso: da qui i ladri hanno provato probabilmente a raggiungere il registratore di cassa, ma appena entrati nel locale è partito il suono dell’allarme, insieme alle urla di un vicino svegliato dal frastuono. “Probabilmente sono scappati appena è partito l’allarme – dice Zingoni -: all’interno del negozio per fortuna non mancava niente”.
Tra le 6 e le 6,30, con un tombino i ladri hanno aperto la porta del laboratorio della gelateria La Piazzetta di San Donato. Ripresi dalle telecamere, in 30 o 40 secondi al massimo hanno raggiunto il registratore di cassa, a perto il cassetto, portato via gli spiccioli del fondo cassa. “Ormai non ci lasciamo più niente – raccontano -. Non è tanto il valore dei soldi che portano via o della finestra rotta, ma il fatto che mi entri in casa senza permesso”.
Elisa Venturi