Rifiuti conciari stoccati in un’ex segheria, in 3 nei guai

26 ottobre 2017 | 15:36
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Rifiuti conciari stoccati in un’ex segheria, in 3 nei guai
Rifiuti conciari stoccati in un’ex segheria, in 3 nei guai
Rifiuti conciari stoccati in un’ex segheria, in 3 nei guai
Rifiuti conciari stoccati in un’ex segheria, in 3 nei guai
Rifiuti conciari stoccati in un’ex segheria, in 3 nei guai

Stoccavano rifiuti di conceria in un capannone a Fucecchio senza avere le autorizzazioni, tre persone residenti nel Comprensorio del Cuoio sono finite nei guai perché gestivano e forse smaltivano o contribuivano a smaltire in modo illecito i rifiuti di conceria contaminati da sali di cromo che a cose normali dovrebbero essere avviati ad un processo di smaltimento diverso per la tutela ambinetale.

I tre che non avevo nessuna autorizzazione nella gestione, nè tanto meno nello smaltimento dei rifiuti, nella vita si occupano di altro ora dovranno rispondere all’autorità giudiziaria di questo stoccaggio illecito, mentre i carabinieri stanno cercando di ricostruire la filiera che avrebbero seguito i rifiuti dopo lo stoccaccio nel capannone, che fino a qulache tempo fa veniva utilizzato come segheria. UN meccanismo che secondo le ipotisi investigarive avrebbe permesso alle concerie da cui provengono gli scarti di risparmiare nei costi di smaltimento, mentre i tre avrebbero tratto un vantaggio quanto meno dallo stoccaggio nel capannone dei rifiuti abbattendo i costi che solitamente gli imprenditori del cuoio sostengono per avvaare al ciclo dei rifiuti speciali gli scarti di lavorazione. probabilmente gli imprenditori che hann oceduto gl iscarti di pellame ai tre potrebbero essere ignari del fatto che la gestione di questi rifiuti potesse essere fatta in modo illecito, ma questo lo appureranno gli inquirenti. Tutto è cominciato dall’osservazione da parte dei militari di fucecchio dello stoccaggio che era stato fatto di Pancali di materiali avvolti in teli di plastica, un’attività non compatibile con l’uso che solitamente viene fatto di quella struttura. Da lì sono partite le indagini dei carabinieri che in breve durante le varie osservazioni hanno capito che all’interno dei molti pancali stoccati nella struttura erano conservati rifiuti di conceria trattati con il cromo.  Questa mattina (26 ottobre) i carabinieri, insieme a personale dell’Arpat di Empoli hanno effettuato un accesso all’azienda e si sono trovati di fronte a quasi 800 tonnellate di rifiuti speciali stipati all’interno del capannone, scarti di pelli semi-conciate tipo Wet Blu. Da quanto accertato nell’immediatezza, tale materiale, tutto privo di formulario per i rifiuti, era arrivato in quel deposito di Fucecchio da varie concerie della zona.
I carabinieri hanno sequestrato tutta l’area e deferito in stato di libertà per gestione non autorizzata di rifiuti i tre soggetti, ovvero il proprietario del capannone e i membri alla società che materialmente aveva preso in carico i rifiuti. Le indagini proseguiranno per capire quale sarebbe stato il successivo passo, ovvero come sarebbe avvenuto lo smaltimento del materiale.