
Sta un po’ meglio, ma non ricorda chi l’ha aggredita e perché. Un vuoto nella testa della 17enne di Fucecchio trovata in una pozza di sangue a Montelupo (Trovata in una pozza di sangue dopo la discoteca) che potrebbe essere conseguenza comprensibile dello choc subito. Anche se da alcune delle risposte, qualche aiuto alle indagini potrebbe arrivare per gli inquirenti, che speravano di chiudere velocemente il caso grazie al racconto della ragazza.
Quasi due ore di colloquio, quello sostenuto nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Empoli. La ragazza è riuscita a rispondere alle domande, presente una psicologa. A molte di quelle domande, però, ha riservato un “non ricordo”. Comprensibile dopo quello che è successo nel parco dell’Ambrogiana, anche se resta il sospetto che la ragazza stia coprendo qualcuno. Tra le ipotesi, infatti, c’è che quell’aggressione sia la “resa dei conti” per la lite avuta prima con gli amici: ragazzi che, se fosse, prima o poi dovranno cedere al senso di colpa. Ipotesi, se vogliamo, confortata dalle versioni in parte discordanti rese dalla comitiva, ma anche difficile da congegnare per una ragazza che ha visto la morte in faccia e che, svegliandosi, si trova a rispondere a tante domande tutte insieme. Se di black out si tratta, comunque, qualche ricordo potrebbe riaffiorare già nei prossimi giorni, mentre chi indaga cerca ancora testimoni e attende le risultanze delle indagini scientifiche. Contando, ora, su qualche spunto in più.
Intanto la giovane, che ancora non può ricevere nessuno oltre ai familiari, può contare sul supporto e l’affetto di amici e compagni di scuol, che in molto modo in questi giorni dimostrano di essere dalla sua parte.