Morto di leptospirosi: gli esami e il funerale

13 ottobre 2017 | 18:27
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Morto di leptospirosi: gli esami e il funerale

Il caso del decesso dell’uomo di 60 anni di Montopoli, dipendete di un comune della zona del Cuoio per un’infezione da leptospirosi è ancora la vaglio dei medici.

Nelle ultime ore si sono svolte le indagini autoptiche e i prelievi di tessuto per capire se sia veramente deceduto per infezione causata da questo patogeno e domani sabato 13 potrà essere tumulato dopo le esequie nel suo comune di residenza. Per conoscere invece le evidenze cliniche che confermeranno o smentiranno l’ipotesi che per i medici era risulta la più attendibile sulla base dei sintomi, ovvero un’infezione da leptospirosi, bisognerà attende ancora vari giorni per dare il tempo ai tecnici di laboratorio di fare le analisi necessarie.
La leptospirosi è un’infezione causata da una batterio le leptospire della famiglia delle spirochete a cui appartiene anche anche l’agente patogeno della sifilide. Il vettore principale del contagio umano, per quanto rarissimo, sono i ratti e gli animali entrati in contatto con essi. Il ratto la trasmette attraverso le urine e gli escrementi e le secrezioni. Alle volte il contagio arriva per l’ingestione o il contatto con acque contaminate dalle secrezioni del ratto, infatti è molto importante evitare il contatto con le acque infette.
È una malattia che per quanto rara si manifesta con maggiore incidenza in ambito professionale tra allevatori e veterinari. Oggi di fronte ad una diagnosi precoce è possibile curare l’infezione con gli antibiotici specifici. In passato era chiamata anche la febbre dei sette giorni perché la credulità popolare riteneva che si morisse in sette giorni dopo febbri altissime. Ipotesi che la moderna letteratura scientifica ha spazzato via con le evidenze sperimentali. Dal punto di vista epidemiologico la prima volta che nella storia si parla di una malattia con l’eziologia della Leptospirosi è in Cina tra i contadini delle risaie. In Europa la leptospirosi fa la sua comparsa con l’invasione dei ratti portati dalle navi dopo le grandi scoperte geografiche all’inizio dell’età moderana e l’apertura della rotte commerciali con l’Oriente.