Girava per Santa Croce come se nulla fosse, in sella a una bicicletta ricevuta o acquistata pochi mesi prima, probabilmente a prezzo d’occasione. Peccato che quella stessa bicicletta fosse stata rubata lo scorso marzo, sempre a Santa Croce, con tanto di denuncia ai carabinieri.
A notarla, pochi giorni fa, è stato l’ex vigile Enzo Oliveri (per tutti Asma), fratello del proprietario della bici rubata, che a distanza di un po’ di anni dall’inizio della pensione non sembra affatto intenzionato a mettere da parte lo spirito investigativo. È così che l’occhio di Oliveri è caduto sui dettagli e i particolari di quella inusuale bici, in sella alla quale c’era un giovane straniero che percorreva viale Di Vittorio. “Vuoi vedere che è proprio quella di mio fratello” ha pensato Oliveri. Da qui la chiamata agli ex colleghi della municipale di Santa Croce, arrivati in via Copernico mentre il giovane si trovava negli uffici delle politiche sociali dopo aver lasciato la bicicletta all’esterno. Una volta tornato in sella e fermato dagli agenti, il ragazzo, 21enne residente a Santa Croce, non è stato in grado di fornire una spiegazione chiara e plausibile di come fosse entrato in possesso del mezzo. Accompagnato al comando e accertato che si trattava proprio della bici rubata cinque mesi prima, il 21enne ha detto dapprima di averla acquistata, poi di averla ricevuta in regalo, facendo comunque il nome di un altro giovane, un 19enne italiano, anch’egli residente nella cittadina conciaria e già noto alle forza dell’ordine. Il ragazzo, sentito dagli agenti, ha smentito ogni responsabilità, negando di aver mai ceduto la bicicletta all’altro giovane.
Così, alla fine, la polizia municipale di Santa Croce li ha denunciati entrambi all’autorità giudiziaria con l’accusa di ricettazione. Adesso sarà la magistratura a dover far luce sul caso, anche se al momento, ovviamente, non ci sono prove a carico del più giovane mentre a rischiare sembra essere soprattutto lo straniero, trovato fisicamente in sella alla bici rubata ma che potrebbe essere anche lui vittima.
Per la cittadina conciaria, ad ogni modo, non si tratta affatto di un caso isolato: in una realtà dove in molti scelgono le due ruote per andare al lavoro e in generale per spostarsi a Santa Croce, i furti sembrano essere abbastanza frequenti, anche se molti non vengono neppure denunciati. Alla fine, quindi, la sensazione è che esista comunque un piccolo mercato delle bici: qualcuno, per intendersi, che per guadagnare qualche euro abbia l’abitudine di rubare le biciclette per poi rivenderla a chi ne ha bisogno, ovviamente a prezzi più che allettanti.
Giacomo Pelfer